Un assegno di 550mila euro per fare due cose. Da un lato operazioni di messa in sicurezza d’urgenza ai sensi del testo unico ambientale, dall’altro per la progettazione di interventi di chiusura definitiva, comprese le indagini ambientali utili e necessarie alla definizione della migliore alternativa di intervento.
La Regione Puglia, con apposita determina dirigenziale dei giorni scorsi, ha stanziato oltre mezzo milione di euro per il Comune di Bitonto per iniziare tutte quelle fondamentali opere di bonifica da svolgere sulla discarica “Ecoambiente” in via Torre d’Agera, operazioni che avrebbe dovuto sostenere la stessa società (adesso in liquidazione), ma che invece saranno sostenute da Palazzo Gentile, che tanto ha lottato e sta lottando per la sicurezza ambientale del sito e non solo. Proprio da corso Vittorio Emanuele, dopo una lunga attività partita con il sindaco Michele Abbaticchio prima e proseguita da Francesco Paolo Ricci poi, sono riusciti a portare a termine un piano di caratterizzazione a lungo ostacolato proprio dalla società proprietaria che ha messo nero su bianco come la fonte primaria di contaminazione sia costituita dal liquido prodotto dai rifiuti conferiti (percolato), determinando, a causa della scarsa tenuta dello strato impermeabile del fondo della discarica, il successivo inquinamento della falda acquifera sotterranea della zona, divenuta pertanto fonte secondaria di contaminazione. C’è inquinamento, tradotto, e quindi l’area va bonificata.
Il finanziamento della Regione è una diretta conseguenza del fatto che qualche mese fa la Giunta del governatore Michele Emiliano ha inserito l’impianto bitontino tra i più pericolosi per la salute umana e l’ambiente e tra i primi da dismettere, grazie a una dotazione finanziaria complessiva da 75 milioni di euro, risorse, a valere sull’Azione del Programma regionale Puglia Fesr-Fse 2021-2027.
In modo specifico, dei 550mila euro ricevuti, 400mila euro saranno utilizzati per la sicurezza d’urgenza ai sensi del testo unico ambientale, mentre i restanti 150mila per gli interventi di chiusura definitiva.