«La nostra specialità sarà il caffè ‘Zippato’».
Lucia accompagna con un grande sorriso l’inizio della sua nuova attività, assieme ad altri nove compagni, all’interno di “Bar-n-out”, il bar-angolo di cura aperto oggi all’interno della cooperativa Zip.H di Bitonto.
L’inaugurazione, avvenuta ieri mattina, ha visto la partecipazione di autorità, operatori del settore e famiglie, in un momento di grande emozione e condivisione.
«L’obiettivo del ‘Bar-n-out’ è un obiettivo di cura, di attenzione, di benessere. Paradossalmente offertoci dai nostri ragazzi, dai nostri ospiti», ha spiegato Daniela Altomare, presidente di Zip.H: «È di qui che nasce proprio il nome ‘bar-n-out’ per voler richiamare l’assonanza del burnout come condizione nella quale purtroppo corriamo il rischio come professionisti della relazione d’aiuto di incorrere. È un luogo quindi nel quale i nostri ragazzi vogliono prendersi cura di noi, dei loro familiari, cioè di tutti coloro che giornalmente, quotidianamente, hanno, invece, in loro la cura».
Il “Bar-n-out”, ideato come iniziativa educativa e riabilitativa per dieci ragazzi dei centri diurni Zorba e Crisalide e del Centro di Educazione al Lavoro, diventerà un appuntamento settimanale: il mercoledì sarà dedicato alla spesa, il giovedì alla preparazione culinaria e il venerdì alla vendita dei prodotti, con il ricavato reinvestito per sostenere l’iniziativa. Grazie al lavoro di squadra e alla guida di Annalaura Rucci, responsabile del Centro di Educazione al Lavoro, i ragazzi avranno la possibilità di sviluppare competenze sociali, cognitive e relazionali, trasformando questo spazio in un luogo simbolo di cura reciproca e inclusione sociale.
«L’attività bar diventa un’occasione per i ragazzi per potersi sperimentare nelle loro abilità, conoscere nuove competenze e socializzare con utenti, operatori e famiglie», ha sottolineato Pino Modugno, coordinatore dei centri diurni: «Ogni venerdì ci vedremo per proporre le loro ricette, con un percorso che parte dalla spesa nei negozi locali fino alla preparazione e vendita dei prodotti».
I ragazzi, inoltre, indossano delle divise ideate e realizzate dai ragazzi della cooperativa Sinergia, un ulteriore segno della collaborazione tra diverse realtà locali che si uniscono per promuovere inclusione e crescita reciproca.
Il sindaco Francesco Paolo Ricci, presente all’evento, ha dichiarato: «Bar-n-out è un esempio straordinario di come si possa trasformare una fragilità in una forza. Questo progetto ci insegna che la vera inclusione si costruisce ogni giorno, con gesti concreti e significativi».
Anche l’assessore al Welfare, Silvia Altamura, ha espresso entusiasmo per l’iniziativa: «È un’esperienza importantissima di apertura della comunità, della struttura al territorio, che consente di valorizzare il grande lavoro svolto all’interno dei servizi e al contempo promuove la piena integrazione e l’emancipazione delle persone coinvolte».
La cerimonia si è conclusa con un toccante momento di condivisione: lo scambio degli auguri natalizi e la benedizione del presepe, officiata da don Marino Cutrone, parroco rettore della Cattedrale. Come gesto simbolico, è stato fatto nascere Gesù Bambino all’interno del presepe, rappresentando una rinascita e una speranza per il futuro del progetto e della comunità.