Quale sia il rapporto di noi ragazzi con la tecnologia è facilmente immaginabile: lo smartphone è lo scrigno che custodisce i segreti della nostra vita. Siamo definiti “nativi digitali” e per questo ci è impossibile immaginare la nostra vita senza tecnologia. Tuttavia gli adulti che ci circondano – docenti, genitori, parenti…- ci invitano quotidianamente ad usare la tecnologia in modo consapevole sottolineandone punti di forza e criticità.
Nell’ambito di questo progetto di sensibilizzazione, finalizzato a formare negli studenti una “cittadinanza digitale,” noi della classe II A del liceo classico, insieme a una classe prima della scuola media “F. Rutigliano”, abbiamo partecipato a un incontro organizzato presso il Mondadori Point sul rapporto dei giovani con la tecnologia, per valutare come influenzi le nostre abitudini e il nostro modo di interagire con il mondo.
Tra gli aspetti favorevoli della tecnologia ci sembra utile sottolineare la velocità di accesso a informazioni utili e la possibilità di abbattere barriere geografiche e temporali.
D’altra parte l’uso eccessivo del telefono può portarci a trascurare altre attività perché spesso le continue notifiche di contenuti social ci deconcentrano.
Un punto interessante emerso durante il dibattito è stato il confronto tra noi, studenti di seconda superiore, e i ragazzi di prima media: forse siamo un po’ più consapevoli per esempio evitando di diffondere dati personali. Tuttavia, ci rendiamo conto di essere ancora lontani dalla maturità necessaria per gestire l’utilizzo dei nostri dispositivi in modo equilibrato.
Un altro dato emerso durante l’incontro è stato l’allontanamento progressivo dei giovani dalla lettura. Molti preferiscono dedicare ore ai social guardando i video di vite perfette piuttosto che impegnarsi nella lettura di un libro perché la tecnologia ci sta abituando a contenuti rapidi e immediati.
La lettura è fondamentale per il nostro sviluppo personale perché ci arricchisce culturalmente, stimola la creatività e il pensiero critico. La sfida per noi consisterà nel cercare un equilibrio tra il tempo dedicato alla tecnologia e quello riservato alla lettura e ad altre esperienze che ci vedono attivamente coinvolti.
(Francesco Antonino, Carmine Barbone, Giulia Marrone, Emma Saponieri – II A Liceo classico)