Sarà un 2024 che il ciclista bitontino Luigi De Gennaro farà fatica a dimenticare. Perchè? Il presidente della Velosprint e componente della Nazionale italiana randonneurs guarderà e riguarderà la lunga lista delle tante soddisfazioni portate a casa. Citiamole: la vittoria assoluta nella gara ultracycling “Fleche National Acp”; la medaglia di bronzo nel “Campionato italiano Master Audax”; la medaglia d’oro nel “Challenge pugliese”; la medaglia d’oro nel campionato “Rando Tour Campania”. Tradotto: tre ori e un bronzo.
È l’ennesima conferma per il 58enne, che porta con orgoglio in giro per l’Italia (e anche all’estero avendo pedalato in Francia nel 2023 la “Parigi-Brest-Parigi” e avendo partecipato quest’anno alla “Randonnèe del “Mont Ventoux”) il nome della città dell’olio e del sollievo. Nella cerimonia del 10 novembre, ad Alassio in Liguria, De Gennaro ha ricevuto, direttamente dalle mani del presidente dell’Associazione randonneurs italiana (Ari) Mino Repossini, la medaglia di bronzo per aver conquistato il terzo posto nel campionato italiano Master Audax e dalle mani di Agostini Donato, organizzatore della “Fleche National”, il trofeo spettante al vincitore della gara avendo pedalato 501 km da Roma a Firenze nell’arco di 24 ore coprendo la distanza maggiore tra tutti gli oltre 100 partecipanti. Sabato, invece, ad Acerra (Na), l’inesaurubile concittadino ha ricevuto le medaglie d’oro per aver vinto il Challenge pugliese (diventando quindi il campione regionale con assegnazione della relativa maglia) e il Rando Tour Campania (unico ciclista non campano nella storia di questo campionato ad aver conquistato il prezioso metallo). Numeri alla mano, tutti questi riconoscimenti stanno a significare che il veterano ciclista nel 2024 ha pedalato, nelle manifestazioni ufficiali, per oltre 8mila km, partecipando a ben 26 Randonnèe in tutta Italia ma anche all’estero, tra cui spicca la “Mont Ventoux” (in Francia) di 600 km e 8.300 metri di dislivello e la “RavoTour”, sempre di 600 km e 7.500 mt di dislivello tra Emilia Romagna e Toscana che ripercorreva le prime due tappe italiane del Tour de France nonché altre manifestazioni ciclistiche di 200, 300 e 400 km.
Quella di Luigi de Gennaro, è una bella storia sportiva da raccontare: “Dedico innanzitutto i successi ottenuti quest’anno alla memoria di mia moglie Maria Lucia prematuramente scomparsa – sottolinea – e, per quanto riguarda il prossimo anno, ho due progetti che intendo realizzare. Il primo è il tentativo di conquista di un record mondiale mentre, il secondo, è riaffermarmi nel Campionato pugliese della specialità Randonnèe. Poi, come si suol dire, mai mettere limiti alla provvidenza quindi qualsiasi altra opzione non è da scartare perché non si è mai troppo vecchi per fissare un nuovo obiettivo o per rincorrere e realizzare un nuovo sogno”.