Leggo l’interessante articolo del caro Michele Cotugno apparso sia sulle pagine virtuali del “dabitonto”, sia sulle pagine patinate del Quotidiano di Puglia, inerente un ritratto del Duce Benito Mussolini, opera perduta dell’artista locale Speranza, individuato grazie ad una foto esposta tra i cimeli della mostra “Gli anni del Fascismo e il sogno di un Impero”, allestita nel Museo Archeologico e curata da Fondazione De Palo-Ungaro e Salotto Letterario Degennaro, con patrocinio del comune di Bitonto.
Forse, tale dipinto, realizzato durante il Ventennio Fascista dall’artista bitontino Francesco Speranza, di cui quest’anno ricorre il quarantennale dalla morte, non è l’unico realizzato in quel periodo da Speranza che ritrae le fattezze del Duce. Infatti, come si evince da un’altra foto coeva (collezione privata), i dipinti forse erano ben due, uno posizionato presso la Casa del Fascio, edificio non più esistente che sorgeva ai piedi del Torrione Angioino di Bitonto (foto che ritrae soli uomini, gerarchi fascisti e camice nere) e l’altro presente presso la sezione del Fascio femminile, la cui sede era in “Piazza Cavour angolo Via Raffaele Pasculli” ( foto riunione del direttivo del fascio femminile).
Sicuramente l’artista si sarà ispirato al volto del Duce prendendo a modello il ritratto a mezzo busto di Benito Mussolini con elmetto in testa presente in foto, in manifesti propagandistici e nelle cartoline, pubblicate dal 1930 al 1938 dalla Casa Editrice d’Arte V.E. Boeri Campione di Roma, via Corridoni nr. 7, di cui allego foto.
Di questi due dipinti, quasi identici se non per piccoli particolari, attualmente se ne sono perse le tracce.
Distrutti nell’immediato dopoguerra insieme a larga parte dell’iconografia fascista?
Chissà… le ricerche continuano