La Corte d’Appello di Bari ha emesso una sentenza importante riguardante un gruppo di imputati bitontini, a seguito dell’appello contro la decisione del GUP del Tribunale di Bari del 11 luglio 2023.
La sentenza ha confermato e modificato le pene per i seguenti imputati:
Domenico Conte, 20 anni di reclusione;
Francesco Amendolara, 6 anni di reclusione;
Paolo Belardi, 10 anni e 2 mesi di reclusione;
Michelangelo Brilli, 8 anni e 8 mesi di reclusione;
Vincenzo Caputo, 11 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione;
Alessandro Castellaneta, 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione;
Angelo Castellaneta, 6 anni di reclusione;
Alessandro D’Elia, 14 anni di reclusione;
Danilo Gentile, 6 anni di reclusione;
Damiano Giordano, 9 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione;
Francesco Grottola, 6 anni e 5 mesi di reclusione;
Carmine Leone, 9 anni e 6 mesi di reclusione;
Cosimo Liso (classe 1987), 9 anni di reclusione;
Cosimo Liso (classe 1995), 25 anni di reclusione;
Domenico Liso, 9 anni di reclusione;
Giuseppe Maggiulli, 6 anni di reclusione;
Vincenzo Nanocchio, 6 anni di reclusione;
Giovanni Palmieri, 10 anni di reclusione;
Mauro Palmieri, 10 anni e 6 mesi di reclusione;
Michelangelo Palmieri, 8 anni di reclusione;
Vito Palmieri, 10 anni e 4 mesi di reclusione;
Francesco Papapicco, pena accessoria revocata;
Francesco Alessandro Rafaschieri, 6 anni di reclusione;
Ruggiero Ricci Coletto, 13 anni di reclusione;
Tommaso Ruggiero, 8 anni di reclusione;
Alessandro Ruggiero, 6 anni di reclusione;
Arcangelo Vitariello, 6 anni di reclusione;
Michele Vitariello, 6 anni di reclusione;
Maria Semerano, 6 anni di reclusione;
Antonello De Vito, 6 anni di reclusione;
Giovanni Di Cosimo, 6 anni di reclusione.
La Corte ha accolto alcune richieste di riduzione delle pene e ha revocato diverse pene accessorie. È stata riconosciuta la continuazione esterna in vari casi, considerando la gravità dei reati oggetto del presente procedimento.