Nessuno lo poteva sapere, tra gli stupefatti spettatori che affollavano gli anelli del tempio del calcio italico, lo stadio di San Siro dedicato a Peppin Meazza: i ventidue giocatori in campo della Juventus e soprattutto dell’Internazionale stavano dando vita alla partita più pazza del mondo per fare un regalo al bitontino Michele Parisi.
L’arzillo novantenne era sugli spalti per festeggiare il suo compleanno e soprattutto per realizzare un sogno: visitare con occhi incantati di bimbo il teatro dove di sono esibiti i suoi eroi in nerazzurro, quelli che con Helenio Herrera in panca e Moratti senior alla tolda vinsero tutto, farsi immortalare accanto alla maglia del suo idolo, Tarcisio Burgnich, soprannominato “la roccia”, proprio com’è oggi il signor Michele.
Che ha pure visitato le bellezze di Milano e realizzato così un desiderio bellissimo che cullava nel cuore da tempo, “il più grande interista in tutti i sensi” del club nostrano intitolato all’affilato avvocato Peppino Prisco, che tramite il presidente Gaetano Verriello aveva già fatto recapitare gli auguri più sinceri al felice giovincello nientepopodomeno che dal vice di Marotta, il capitano per eccellenza Javier Zanetti, galantuomo del pallone.
Insomma, il nostro simpatico concittadino Michele Parisi, con la sciarpa dei colori adorati al collo e circondato dall’affetto e dalla passione calcistica condivisa da amici e parenti, ha vissuto una favola meravigliosa che lo ha accompagnato per tutta la vita.
E che ancora lo accompagnerà almeno per altri novanta anni…