L’ex discarica “Ecoambiente” di Bitonto sarà presto bonificata.
La giunta regionale, nei giorni scorsi, ha dato via libera alla dotazione finanziaria da 75 milioni di euro, per il finanziamento degli interventi volti alla dismissione degli impianti pugliesi giudicati un rischio per la salute umana e l’ambiente.
Tra i più pericolosi, proprio il sito bitontino, secondo solo alla discarica “Ex Francavilla Ambiente” di Francavilla Fontana, nel brindisino. Su questi, per via Gentile, bisognerà agire prioritariamente.
La gravità della situazione in località Torre d’Agera era già stata certificata ad aprile scorso, al termine delle indagini geofisiche e geognostiche, iniziate un anno prima, dopo mesi di tentativi, ostacolati dalla società proprietaria, di accedere nell’area.
Le analisi tecniche e i profili in ERT (tomografia elettrica in corrente continua), condotti in base al piano di caratterizzazione eseguito dalla Trivelsonda srl di Squinzano, avevano infatti confermato i timori che la comunità bitontina nutriva già dal 2008, quando la Procura di Bari mise i sigilli all’impianto, sequestrato e chiuso definitivamente solo un anno dopo. La falda acquifera sarebbe risultata infatti inquinata, con concentrazioni di arsenico, manganese, nichel, ferro, tricloropropano, tetracloroetano, alluminio, argento e cobalto, fino a dieci volte i parametri consentiti.
“Un’evidente alterazione dell’equilibrio dell’ecosistema di tutta la zona”, che sarebbe stata causata, con ogni probabilità, dal percolato, ovvero il liquido prodotto dai rifiuti conferiti negli anni nella cosiddetta discarica Matarrese, che, a causa della scarsa tenuta dello strato impermeabile del fondo dell’impianto, sarebbe finito nella falda, fino a renderla fonte secondaria di contaminazione dell’ambiente circostante.
Un quadro portato dal sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, all’attenzione della Procura della Repubblica, alla quale, con una denuncia-querela, è stato chiesto di indagare per individuare persone fisiche e giuridiche responsabili di condotte penalmente rilevanti, per le quali si configurerebbe il reato di danno o disastro ambientale.
Interessati da subito anche tutti gli enti sovracomunali, per richiedere il ripristino ambientale. “Grazie alla nostra sollecitazione e al lavoro di pressione che ho condotto personalmente – ha sottolineato il primo cittadino, festeggiando la notizia del finanziamento regionale -, la discarica di Bitonto è stata inserita al secondo posto per grado di priorità degli interventi da attuare, accelerando così le operazioni di bonifica”.
Le risorse, a valere sull’Azione 2.14 del Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, saranno messe a disposizione già a partire dai prossimi mesi. Cinque milioni saranno stanziati infatti già nell’esercizio finanziario 2025, oltre 18 milioni nei due anni successivi e 32 milioni e mezzo nel 2028.
“Si tratta di un risultato importante per la nostra comunità, che avvicina la possibilità di risolvere un problema ambientale che incide sulla sicurezza e la salute dei cittadini – le parole di Francesco Paolo Ricci -. Continueremo a seguire da vicino questa vicenda, con la consapevolezza che ogni passo in avanti ci porta più vicini alla tutela del nostro territorio”.