DI ALINA LICCIONE
Ho avuto il piacere di conoscere il principe Giuliano Dentice di Frasso e la sua affascinante moglie Fabrizia Dentice di Frasso, che, assieme ai loro due solari figli, vivono all’interno dell imponente Castello Dentice di Frasso sito a San Vito dei Normanni.
Mi hanno colpito subito per grazia ed eleganza, una famiglia davvero splendida.
Con grande slancio mi hanno invitata a visitare il loro castello, ed io, confesso, non me lo sono fatta ripetere due volte, essendo sin da piccola una grande appassionata di castelli e dimore storiche.
Interessante anche perché sono proprio i discendenti della famiglia Dentice di Frasso ad abitare il castello che riporta il nome dell’importante famiglia.
Sapevo dell’esistenza di questa struttura fortificata ma non l’avevo mai visitata, mi mancava…
E così, una mattina di tempo libero decisi di andare a trovare i principi, la giornata era magnifica, il sole splendeva leonino nel cielo azzurro e scelsi di partire con la mia auto alla volta di San Vito dei normanni, accompagnata dalle splendide note dei Bee Gees.
Una volta giunta a destinazione mi sono ritrovata dinanzi ad un grande arco a sesto acuto al vertice del quale si trovava collocato lo stemma della famiglia Dentice, era l’ingresso del castello.
Osservandolo dall esterno mi colpì subito la torre, la parte più antica risalente al XII secolo, eretta da Boemondo il Normanno si pensa che originariamente la torre avesse la funzione di residenza di caccia poiché all’epoca il territorio di San Vito era ricco di fauna selvatica e boschi.
Attorno a questa torre, che si affaccia sulla piazza principale del paese, si sviluppò pian piano il borgo di San Vito dei Normanni, comune in provincia di Brindisi in Puglia. L’accesso originario avveniva grazie all’utilizzo di un ponte levatoio, tipico dei castelli.
La costruzione del corpo centrale invece risale al cinquecento ed è avvolta da un cortile ampio ricco di diverse specie piante e fiori, notevole è la scalinata in pietra collegata ad una veranda impreziosita dalla presenza di colonne, anche queste ultime in pietra autentica sulla quale poggiano ben tre archi a tutto sesto.
Uno scenario fiabesco fatto di contrasti cromatici fortemente caratterizzanti che inevitabilmente mi hanno coinvolta ed oltremodo incuriosita. Una volta giunta all’interno non sapevo dove posare il mio sguardo, tutto così prezioso, suggestivo.