Da alcuni giorni è online il trailer del nuovo lavoro del regista bitontino Pippo Mezzapesa, dal titolo “Avetrana – Qui non è Hollywood“. Serie tv che, come già sappiamo, racconta un inquietante caso di cronaca accaduto in Puglia nell’agosto 2010 che ebbe ampio rilievo mediatico in tutta Italia: il cosiddetto “delitto di Avetrana”, l’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi.
Con il trailer è stata pubblicata anche la data di uscita sulla piattaforma Disney Plus (25 ottobre 2024) e la locandina ufficiale, che raffigura i tre responsabili dell’omicidio Sabrina e Michele Misseri e Cosima Serrano e dell’occultamento del cadavere circondati da microfoni di varie reti televisive pronti ad intervistarli.
Ed è proprio la locandina ad aver attirato l’attenzione del comico abruzzese Marcello Macchia, meglio noto come Maccio Capatonda, che sottolinea ironicamente le analogie con la locandina del suo “Omicidio all’italiana”, che ritrae i tre principali personaggi circondati da microfoni pronti ad intervistarli. Il film del 2017, tra l’altro, è una parodia grottesca proprio dell’attenzione spesso ossessiva dell’opinione pubblica italiana verso casi di cronaca come quello narrato nella serie di Mezzapesa. Nel fittizio paese di Acitrullo, angolo d’Italia sperduto e arretrato, il sindaco Piero Peluria (Capatonda) assiste alla morte per cause naturali di una ricca contessa. Una tragedia che però gli fa venire in mente un’idea: «Questo cadavere è un dono del signore! Se facciamo finta che è un omicidio, Acitrullo diventa famosa!! Cogne, Avetrana, Novi Ligure che c’hanno più di noi?».
L’idea è dunque quella di inscenare una morte violenta così da attirare sia l’attenzione della stampa, sia quella dei tanti turisti del macabro. Fenomeno purtroppo reale, quest’ultimo, che interessò proprio il paese salentino, che vide arrivare, nelle settimane successive al delitto, orde di turisti interessati a vedere dal vivo e immortalare i luoghi dell’orrore.
«Grazie Disney Plus per l’omaggio» è il commento del comico.
Ma se l’annuncio della serie televisiva di Mezzapesa ha suscitato ilarità in Maccio Capatonda, negativa è stata la reazione del sindaco di Avetrana Antonio Iazzi, memore delle centinaia di dirette televisive, trasmissioni d’inchiesta e talk show. Oltre ai già citati curiosi e turisti dell’orrore che per mesi invasero il paese.
Obiettivo del primo cittadino di Avetrana è di evitare il più possibile che la serie del regista bitontino faccia tornare in auge l’accostamento con quella terribile vicenda. Accostamento tornato già quando Michele Misseri fu scarcerato. In quell’occasione fu emessa un’ordinanza per chiudere la strada della sua abitazione, per evitare che potesse trasformarsi in meta di curiosi, giornalisti e fotografi.
«L’amministrazione comunale di Avetrana – è il commento di Iazzi in occasione della pubblicazione del trailer – disconosce la scelta di utilizzare la denominazione del Comune nel titolo del film inerente all’omicidio di Sara Scazzi. Disconosce altresì voci di presunti accordi o partecipazione ad introiti per il Comune. E si riserva di valutare possibili azioni legali».