«Un riconoscimento internazionale e una presa d’atto della straordinaria bellezza, autenticità e unicità di un territorio ricco di geodiversità, preservato e protetto da una gestione virtuosa attuata dall’Ente Parco dell’Alta Murgia e da una rete di Comuni che in questi anni si sono spesi per valorizzare e difendere l’area dell’Alta Murgia, con il supporto della Regione Puglia».
Lo ha detto il presidente regionale Michele Emiliano dopo la notizia dell’ingresso nella rete globale dei Geoparchi UNESCO del Parco nazionale dell’Alta Murgia.
«Ringrazio in primis il presidente Francesco Tarantini – ha proseguito il presidente Emiliano – per l’impegno e la passione con cui ha lavorato fino ad oggi spendendosi quotidianamente per ottenere questo riconoscimento. E rivolgo un personale plauso a tutti, volontari, associazioni, operatori Arif, sindaci, che hanno saputo proteggere e tutelare, con azioni concrete, questa nostra perla, un patrimonio geologico e geomorfologico che favorisce prima di tutto lo sviluppo sostenibile. Come Regione in questi anni abbiamo dedicato strategie e investito risorse per promuovere e difendere la geodiversità. Lo abbiamo fatto con interventi legislativi ad hoc: siamo stati tra le prime regioni d’Italia ad aver introdotto per la prima volta nella normativa regionale i concetti di ‘Geodiversità’ e ‘Patrimonio Geologico’ e questo ci ha permesso di individuare le risorse e mettere a punto le procedure per tracciare e conoscere il patrimonio geologico della Puglia. Fino ad arrivare, grazie alla conoscenza, a perimetrare le aree contigue al Parco dell’Alta Murgia, coinvolgendo più territori e comuni nella valorizzazione e tutela dell’Alta Murgia. Questo riconoscimento pertanto è un risultato di squadra che sono certo conferirà ulteriore valore e nuove grandi opportunità per la nostra Regione».
«Oggi scriviamo una nuova pagina di storia per le comunità che godono direttamente di una ricchezza così importante ma anche per tutta quanta la nostra regione, in termini di crescita e sviluppo sostenibile. Sono certa – ha detto l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani – che questo sia un punto d’inizio anche per stimolare e favorire processi virtuosi simili di valorizzazione dei territori e delle popolazioni locali anche in altre zone della Puglia».