Nei giorni scorsi, i Finanzieri della Tenenza di Bitonto, coordinati dal I Gruppo della Guardia di Finanza di Bari, nell’ambito della costante azione di contrasto alla criminalità economico-finanziaria, hanno dato esecuzione, nei comuni di Binetto (BA) e Modugno (BA), ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca (diretta o per equivalente) di disponibilità finanziarie, beni immobili, quote societarie, autoveicoli e motoveicoli – per un valore fino alla concorrenza di circa 700.000 euro, quale profitto illecito per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e occultamento delle scritture contabili (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa).
Il provvedimento ablatorio, eseguito nei confronti di due società cooperative e di cinque soggetti amministratori di fatto e di diritto delle stesse, è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari al termine di una complessa indagine di polizia giudiziaria delegata dalla locale Procura della Repubblica.
Tale attività ha consentito di individuare due società cooperative, formalmente intestate a “prestanome” e sistematicamente inadempienti rispetto agli obblighi dichiarativi, operanti nel settore delle pulizie generali, facchinaggio, giardinaggio e ristrutturazioni edili, senza alcuna struttura organizzativa e di fatto utilizzate al solo fine di emettere fatture – a fronte di operazioni inesistenti – per frodare l’Erario. La condotta, infatti, avrebbe permesso agli utilizzatori di dedurre costi per servizi mai ricevuti allo scopo di abbattere i ricavi conseguiti ed ottenere un indebito risparmio d’imposta.
Dalle investigazioni, inoltre, è emerso che le cooperative avrebbero incassato e successivamente distrutto numerose fatture, emesse a seguito di servizi di pulizia forniti alla clientela (nella maggior parte “condomini”), con il fine di occultarle al Fisco e trattenere l’IVA pagata dai clienti.
La presente operazione costituisce testimonianza del costante presidio svolto dalla Guardia di Finanza quale Polizia Economico-Finanziaria, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Bari, anche per la repressione dei reati tributari, finalizzata ad aggredire ogni forma di ricchezza illecita a tutela dei cittadini e degli imprenditori rispettosi delle regole al fine di assicurare l’equità sociale quale condizione fondamentale del benessere della collettività.
La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bari in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione, con riguardo al contrasto agli illeciti di natura economico-finanziaria e, nel caso specifico, ai reati fiscali.