Controlli a tappeto e la zona 167, in particolare in via Berlinguer, feudo del gruppo Di Cataldo, passata a setaccio dai carabinieri.
Bitonto stamani si è risvegliata con le perquisizioni portate avanti dai militari del comando di Modugno, coadiuvati nelle attività dai colleghi della stazione di Bitonto e dai cinofili.
Non è mancato il rinvenimento di alcune piante di marijuana e alcune dosi di cocaina, già confezionate e pronte ad essere smerciate.
I controlli arrivano di risposta alla sparatoria avvenuta due giorni fa in via Crocifisso.
Secondo quanto ricostruito i colpi sarebbero stati sparati in rapida successione da alcune persone a bordo di una Fiat Panda all’indirizzo delle case popolari, quartier generale del clan Cassano.
Questa, intorno alle 20, avrebbe percorso via Crocifisso nel senso di marcia per poi sfrecciare verso via Stellacci.
In quest’ultima traversa, perpendicolare a via Crocifisso, sono stati ritrovati due bossoli, probabilmente esplosi da una calibro corto 9×21.
Chi ha sentito nitidamente gli spari in strada – e ha poi allertato le forze dell’ordine al 112 – ad un certo punto li ha percepiti raddoppiati: come se provenissero da un’altra arma contemporaneamente.
Ed è questa la pista su cui più stanno concentrando l’attenzione i carabinieri: non si esclude, infatti, che al fuoco partito dalla Panda potrebbe aver risposto qualcuno dalle case popolari.
Un “botta e risposta”, dunque, che potrebbe segnare una spaccatura profonda tra il clan retto da Giuseppe Rocco Cassano – attualmente detenuto – e quello dei Di Cataldo (detti “Le Pecore”), un tempo alleati – vicini al gruppo criminale dei Diomede di Bari – nella gestione delle piazze di spaccio in città.
Un episodio analogo, su cui già gli uomini del commissariato stavano indagando, è avvenuto il 1 aprile, giorno di Pasquetta. Sia in quel caso, sia martedì scorso, per fortuna non si sono registrati feriti o danni.