Dal matrimonio di Justin Timberlake e Jessica Biel nel 2012, ai tre giorni di festa per l’unione indù tra Ritika Agarwal e Rohan Meta nel 2014. Dai compleanni festeggiati da Madonna, prima nel 2017, poi nel 2021, passando per le vacanze di David e Victoria Beckham, Micheal Bublè e Tom Hanks, fino a Chiara Ferragni e Dolce&Gabbana. Ha ospitato la reunion di Beautiful. Sono passati da lì anche Laetitia Casta, Biagio Antonacci, Barbara Berlusconi, Richard Gere, l’ex Oasis Noel Gallagher, Lapo Elkann, Raoul Bova, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, Enrico Mentana, Antonio Conte. Senza dimenticare la nostra Bianca Guaccero.
Il resort a 5 stelle, tra i Leanding Hotel of the World, Borgo Egnazia, da ieri, può contare, tra i suoi ospiti, anche i “grandi della Terra”, chiamati a raccolta dalla premier Giorgia Meloni, fino al 15 giugno, in occasione del G7. Borgo Egnazia, perla incastonata nelle campagne del territorio di Savelletri, frazione di Fasano in provincia di Brindisi, riproduce un paese tipico pugliese: un mondo rurale che profuma di Puglia, con la piazza principale, piccoli vicoli e corti di pietra, odorosi giardini di buganvillee, gelsomini, rosmarino e ulivi millenari che fanno ombra alle candide villette. Gli ospiti hanno a disposizione ristoranti stellati, grandi chef e massaie a preparare la colazione, due spiagge private, cala Masciola e La Fonte, oltre al San Domenico Golf, della vicina Masseria San Domenico.
È proprio da quel luogo che tutto ebbe inizio nel 1996: gli imprenditori Sergio e Marisa Melpignano hanno moltiplicato la storica tenuta di famiglia, in quella che poi, nel 2010, sarà Borgo Egnazia. Una struttura che, da sola, genera un giro d’affari di 63 milioni di euro, in crescita – grazie all’effetto G7 – del 20 percento nel 2024.
Ora i propositi della Egnazia Ospitalità Italiana (Eoi), la management company fondata e guidata da Aldo Melpignano, con la madre Marisa – pioniera del turismo pugliese -, sono di estendere il “modello Borgo Egnazia” ad altre 20 strutture di lusso, diffuse in tutta Italia. In questo mondo caleidoscopico – fatto di turismo, economia, tradizione e innovazione – si inserisce anche la storia di Egnazia, città di cui oggi rimangono solo le rovine, ma che fu centro dei Messapi: il suo nome deriva dal fatto che il suo porto veniva utilizzato principalmente per raggiungere l’inizio della via Egnatia.
Si tratta dell’antica strada di comunicazione della Repubblica romana, che congiungeva l’Adriatico con l’Egeo e il Mar Nero, la cui realizzazione ebbe inizio nel 146 a.C., avvenne su ordine del proconsole di Macedonia Gneo Egnazio, dal quale traggono origine entrambi i toponimi. Un’importante via che verrà citata da Plinio, Strabone e Orazio, che la ricorda in una Satira che narra il suo viaggio da Roma a Brindisi: un viaggio che verrà ricordato a lungo, nei libri di storia, anche per i Grandi della Terra, che faranno proprio a Borgo Egnazia il luogo principe per creare ponti di comunicazione e dialogo.