Bitonto, città del sollievo e città gentile, racconta il suo impegno per la cura del dolore e della sofferenza
In occasione della XXIII Giornata nazionale del Sollievo, che si è celebrata domenica 26 maggio 2024, l’assessora al Welfare, Silvia Altamura, ha inviato una lettera alla Fondazione Gigi Ghirotti promotrice di questo momento dedicato all’importanza del sollievo dalla sofferenza fisica e psicologica, che ogni anno è occasione per riflettere su quanto sia fondamentale il diritto alla cura del dolore e al supporto per chi sta affrontando malattie gravi o croniche.
Nella nota l’assessora Altamura ha illustrato l’intensa attività di promozione della cultura del sollievo svolta dall’Amministrazione comunale nel corso dell’anno, sia a livello istituzionale che attraverso l’avvio di nuove progettualità con il territorio, tutte finalizzate a tutelare e sostenere le persone con fragilità.
Di seguito il testo integrale della lettera indirizzata alla Fondazione Ghirotti e il materiale multimediale (video e galleria immagini) che racconta alcune delle iniziative per la cura del dolore e il sollievo realizzate a Bitonto.
“Tra le attività che hanno raccolto il maggiore grado di compliance, per la capacità di rispondere in modo personalizzato ai crescenti bisogni di salute della popolazione, vogliamo citare SOStenere: la co- progettazione con il terzo settore per la creazione di un Polo socio-sanitario diffuso. Il progetto è stato promosso con l’obiettivo di implementare e rafforzare i servizi di presa in carico di persone fragili, per l’accompagnamento e il “sollievo”, in una prospettiva di integrazione e complementarietà con quanto già erogato dal territorio.
La strategia proposta dal progetto è stata quella di progettare un Polo socio-sanitario attraverso Sportelli diffusi e Centri consulenziali in rete, rivolti a persone e nuclei familiari in condizione di grave marginalità, incluse le persone minori di età e ed adulte con disabilità più o meno gravi, rafforzando la rete dei servizi locali esistenti, finalizzato, attraverso un approccio integrato di presa in carico e assistenza, a:
> fornire informazione, consulenza ed orientamento in tema socio-sanitario;
> garantire accesso ai servizi socio-sanitari attivi sul territorio cittadino;
> avviare l’utenza alla fruizione a titolo gratuito di prestazioni socio-sanitarie garantite da un’equipe multidisciplinare di professionisti e volontari.
Tutti i servizi attivati nell’ambito del progetto, infatti, sono stati il frutto di una intensa attività di rete con i servizi socio-sanitari del territorio, finalizzata a superare la frammentarietà degli interventi e a delineare un’azione di coordinamento e armonizzazione degli stessi, attraverso il coinvolgimento organizzato e continuo degli attori a vario titolo interessati: enti locali, servizi sanitari, servizi sociali, scuole e alcune realtà del terzo settore.
In quest’ottica, le azioni di rete per la co-programmazione e la co-progettazione dei servizi attivati con il progetto “SOStenere” hanno costituito un’attività preliminare e preparatoria alla convocazione dei “Tavolo del Sollievo”, istituito presso questo Comune nel 2023, che rappresenterà il primo momento di confronto su azioni concrete, risorse e vincoli sperimentati nella progettualità e di condivisione di strategie per il futuro.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione “Giovanni XXIII” di Bitonto, la Fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano Bitonto – Onlus” e la Cooperativa Sociale “Ziph” ed ha consentito di sperimentare un insieme di buone prassi, che il Comune intende riproporre al territorio di ambito al fine di rafforzare la rete del sollievo che vede nella sinergia tra ente pubblico e terzo settore uno dei suoi punti di forza.
Un’ulteriore progettualità che ha interessato il territorio durante tutto l’anno e che ha rappresentato un’importante tappa nella crescita del sistema di tutela delle cittadine e dei cittadini più fragili, ha visto la realizzazione di sportelli per l’attivazione di percorsi psicologici per l’elaborazione del lutto e la presa in carico psicologica delle persone che affrontano un periodo di difficoltà fisica e psichica a causa di una malattia ingravescente e a prognosi infausta. Con il progetto, denominato Mai più soli, l’amministrazione comunale ha inteso, in linea con i propri obiettivi di mandato e con la natura di “città del Sollievo”, supportare cittadine e cittadini nella promozione delle proprie potenzialità, nei processi di empowerment, soprattutto in particolari momenti dell’esistenza caratterizzati da fragilità emotiva e rischio di isolamento sociale.
Il progetto è stato realizzato con il supporto della Fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano Bitonto – Onlus” e in linea con i principi fondanti del movimento cure palliative ed i riferimenti normativi (legge 38), nella consapevolezza che offrire un sostegno a persone che vivono questa particolare fase della propria esistenza ha una ricaduta positiva sia sui soggetti direttamente interessati che sia sui relativi contesti di riferimento socio-familiari, di lavoro, di vita, fino a coinvolgere tutta la Comunità.
Con il progetto “Mai più Soli”, il Comune di Bitonto è stato proclamato Città Gentile, un riconoscimento prestigioso che ha testimoniato ulteriormente l’importanza di questa iniziativa nell’ambito delle azioni a sostegno delle persone più fragili. L’adesione alla rete dei Comuni Gentili rappresenta una dichiarazione di impegno per il Comune poiché è finalizzata a valorizzare la relazione tra istituzione, cittadino, territorio e natura in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, attraverso la promozione di una nuova educazione alla consapevolezza e al benessere individuale, relazionale e collettivo.
Il Comune di Bitonto, con queste e le altre azioni che ha messo in campo e che continuerà a promuovere, fa sue le parole di Gigi Ghirotti, a cui la Fondazione è intitolata:«il sollievo non ha orizzonti. Sollevare qualcuno è un dovere etico, lasciarsi sollevare è un diritto. Ed è un atto sempre gratuito. Essere malati ma non provare dolore è una liberazione»”.