ll 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti pronunciava un celebre discorso alla Camera dei deputati: un vibrante atto d’accusa contro il governo Mussolini, giunto al potere attraverso violenze e brogli elettorali. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il segretario del Partito Socialista Unitario veniva rapito e ucciso dagli squadristi fascisti.
A cent’anni da quegli avvenimenti, Primo Piano, giornale online dell’area metropolitana di Bari, in collaborazione con la sezione bitontina del Partito Socialista propone una riflessione sulla lotta antifascista di Matteotti con l’obiettivo di recuperarne il valore e il senso. Ma anche col fine di analizzare i rischi di quella politica che oggi nello stile, nel dibattito e nelle leggi appare mossa dalla “necessità” di un potere forte, quando non esplicitamente autoritario e liberticida, anche se “legittimato” dal consenso elettorale. Un’idea e una prassi di governo lontani dai valori democratici e antifascisti su cui fonda la costituzione repubblicana del nostro Paese.
Ad alimentare la riflessione, con uno sguardo in prospettiva rivolto alla lotta ecosocialista contro le gravi crisi ambientali in atto, saranno venerdì 7 giugno, alle ore 18.30, al Torrione Angioino di Bitonto, Gianvito Mastroleo, figura storica del socialismo pugliese, insieme ad Enzo Robles e Antonio Bonatesta, docenti di storia contemporanea alle università di Foggia e Bari. Dopo i saluti di Mimmo Larovere, direttore di Primo piano, e Luca Matera, segretario cittadino del Psi, a coordinare gli interventi sarà Walter Larovere, redattore di Primo piano.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.