La costruzione di un impianto eolico di produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza di 57,6 megawatt da ubicare a Ruvo di Puglia ma che avrà ricadute anche su Terlizzi e Bitonto.
La notizia, seppur arrivata ufficialmente già una settimana fa, è stata diffusa soltanto nelle ultime ore dallo stesso comune ruvese e ha già sollevato più di qualche perplessità. Tutto parte il 14 maggio, allorchè dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, facendo propria una istanza della società “Rdp S.r.l.” con sede a Milano, notifica la volontà di realizzare un progetto per l’installazione di un impianto eolico che prevede l’installazione di otto turbine eoliche dell’altezza di 200m ciascuna, collegate da una rete di cavidotti estesa 15 km nelle zone di difesa comunale; difesa Tarantini; Zio Venanzio – Bella Griffi; Patanella; Somma -Cicchetto; Polvino; Cilenti; Ciccio ficco. Per un sito che sarà facilmente raggiungibile dalla sp.231 e dalla sp.151. Entrando nello specifico, spulciando il progetto si legge che è prevista anche l’installazione di un sistema di accumulo elettrochimico dell’energia elettrica prodotta con una potenza di 50 MW; la realizzazione di una stazione elettrica utente di trasformazione 30/150 kV; l’installazione di cavidotti interrati MT 30 kV di interconnessione tra gli aerogeneratori e di vettoriamento esterno per la connessione elettrica alla Rete elettrica di trasmissione nazionale (Rtn).
Perplessità, si diceva. Da Ruvo di Puglia, sindaco Pasquale Chieco in primis, hanno iniziato a studiare il progetto – e lo faranno ancora nei prossimi giorni – e non hanno nascosto le loro preoccupazioni. Secondo una prima valutazione, si tratterebbe di qualcosa di molto impattante ma prima di pronunciarsi in modo definitivo, il primo cittadino ruvese ha voluto avvisare la cittadinanza in modo tale da prendere coscienza della situazione e affinchè presenti eventuali osservazioni entro il 13 giugno. La società proponente ha richiesto la dichiarazione di pubblica utilità dei lavori e delle opere, come anche altresì l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e ha prodotto relativo piano particellare e cartografie catastali. E non è tutto, perchè – si legge nel progetto – la realizzazione dell’impianto eolico in oggetto non interferisce con alcuna tutela o vincolo indicati nei Piani regionali e comunali di riferimento, a eccezione di alcune intersezioni del cavidotto (opera a rete interrata) e della viabilità permanente e temporanea.