La mostra itinerante “La Fontana racconta”, dedicata alla colonnina in ghisa che da oltre un secolo troneggia su tutte le piazze dei centri pugliesi, simbolo della conquista dell’acqua in un terra da sempre in lotta con la scarsità di risorse idriche, fa tappa a Palo del Colle. Allestita nel centro parrocchiale Santa Maria La Porta, in piazza Santa Croce, sarà aperta da oggi sino al 28 maggio, dalle 18 alle 20 nei giorni dal lunedì al venerdì.
“L’esposizione ribadisce il ruolo insostituibile dell’acqua pubblica per il territorio e la sua assoluta sicurezza, garantita da una rete di laboratori, dislocati su tutto il territorio servito, dove la risorsa idrica viene sottoposta a oltre un milione di controlli l’anno. Per non dire delle migliaia di sensori e delle stazioni di disinfezione dislocati sulla rete che consentono il monitoraggio in tempo reale degli indicatori di potabilità, con possibilità di interventi immediati in caso di anomalie”, ha spiegato il consigliere di amministrazione di Aqp, Francesco Crudele, in occasione del taglio del nastro.
“Le mitiche fontanine di Aqp sono state una conquista per i nostri nonni, la liberazione da sete e malattie. È un messaggio fondamentale da trasferire soprattutto i ai giovani, perché l’acqua è ancora oggi il bene più prezioso, in particolare per una regione come la Puglia, priva di risorse idriche, e in un momento storico come questo, caratterizzato dal surriscaldamento globale”, ha concluso.
Soddisfazione ha espresso il primo cittadino, Tommaso Amendolara: “Sono molto contento di poter inaugurare questa mostra che mette al centro il tema dell’acqua, acqua pubblica, acqua bene comune, così come i cittadini hanno voluto ribadire nel referendum del 2011. Un bene limitato e non infinito che va gestito con parsimonia, cura e attenzione. Un ringraziamento all’Acquedotto Pugliese che con questa mostra svolge una lodevole funzione educativa, che incide sul senso civico e sui comportamenti corretti delle persone, e illustra la storia dell’acquedotto che ha accompagnato l’evoluzione, la crescita, l’emancipazione di questa nostra regione storicamente assediata dai problemi dell’approvvigionamento idrico. Insieme all’Acquedotto Pugliese ringrazio chi nel nostro territorio ha messo a disposizione tempo e luoghi per la realizzazione di un progetto così significativo”.
Oltre ad un centinaio di scatti, provenienti in maggior parte dall’archivio dell’Acquedotto Pugliese, la mostra propone all’attenzione del pubblico diversi manufatti, risalenti alla prima metà del secolo scorso e destinati all’approvvigionamento, al trasporto, al consumo e alla conservazione dell’acqua prima dell’avvento dell’Acquedotto Pugliese: anfore, vasi, recipienti e oggetti destinati all’igiene personale, provenienti da collezioni private. Una serie di pannelli descrittivi aiutano a comprendere l’importanza delle fontane pubbliche nei centri pugliesi. Un progetto di conservazione della memoria, dunque; la celebrazione di un evento così significativo e fondamentale com’è stato, nella prima metà del ‘900, la conquista dell’acqua per la Puglia e per i suoi cittadini. Ma anche l’occasione per ribadire la centralità dell’acqua pubblica, promuoverne il valore, quale bene comune, e diffondere la conoscenza dell’Acquedotto Pugliese che di questo bene è l’attento e solerte gestore.