Si è svolta a Bitonto la seconda tappa del progetto “E’ una questione di fisica, la guida si-cura” finalizzato a promuovere iniziative di sensibilizzazione alla sicurezza stradale e di monitoraggio della percezione del rischio nei giovani conducenti.
La tappa bitontina, organizzata dall’Autoscuola Moretti in collaborazione con APDC Italia, si è svolta sabato 13 aprile e ha visto la partecipazione di neopatentati impegnati in prove pratiche dinamiche.
La realizzazione del Progetto è stata possibile grazie alla sensibilità e disponibilità dell’Assessore alla Polizia Locale e Protezione Civile Ing. Cosimo Bonasia, che sin dai primi contatti ha mostrato interesse nell’accogliere la nostra proposta e condividerne le finalità.
Il progetto, patrocinato dalla Città Metropolitana di Bari e dal Comune di Bitonto, si pone come obiettivo quello di creare un corso sicuro di guida specifico per neopatentati. A differenza di un comune corso di guida sicura che mira ad un addestramento pratico della gestione di una situazione di emergenza, “E’ una questione di fisica, la guida si-cura” è un addestramento mentale atto a evitare che la situazione di emergenza si verifichi.
Le statistiche parlano chiaro: i giovani conducenti corrono il rischio di trovarsi coinvolti in un incidente stradale con maggiore probabilità rispetto ai guidatori più esperti e con maggiore età.
Una sottostima del rischio e una sovrastima delle capacità di controllo del veicolo sono una delle potenziali cause degli incidenti stradali tra i giovani.
Uno dei fattori legato ad una condotta di guida pericolosa è il desiderio di ricercare sensazioni forti ed eccitanti (il cosiddetto “sensation seeking”). L’eccesso di velocità, la violazione delle norme , i comportamenti rischiosi alla guida, risultano essere, quindi, collegati alla presenza di alti valori di sensation seeking che portano a provare piacere e gratificazione in queste circostanze.
L’evento ha avuto due momenti formativi, uno teorico in aula e uno pratico su piazzale appositamente allestito.
In prima battuta è stato chiesto ai partecipanti di compilare un questionario composto da alcune informazioni socio-anagrafiche, una scheda relativa a esperienze e stili di guida, un test di personalità sul “sensation seeking” e sulle proprie abilità cognitive connesse alla guida (percezione degli stimoli, tempi di reazione, ecc).
La formazione iniziale del conducente – dichiara Raffaele Moretti titolare dell’ Autoscuola Moretti di Bitonto e Formatore APDC – deve costituire un importante strumento per sviluppare comportamenti sicuri e aumentare la consapevolezza dei rischi connessi alla guida. Nell’ambito dell’educazione del conducente, infatti, è importante che i giovani non apprendano solo a controllare il loro veicolo e a familiarizzare con il codice della strada, ma anche a valutare i rischi e i fattori di rischio insiti nella circolazione stradale, consapevoli delle proprie abilità e dei propri limiti.
L’autoscuola è di fatto il luogo dove implementare queste azioni finalizzate a trasmettere consapevolezza e a modificare alcuni comportamenti dei giovani conducenti.
Occorre un cambio di paradigma: dall’arrivare prima all’arrivare tutti!
Per questo motivo il Progetto “E’ una questione di fisica, la guida si-cura” ha sviluppato un intervento formativo ispirato ai modelli di “insight training” che ha come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza dei giovani circa la pericolosità di alcune situazioni durante la guida, rendere maggiormente realistica la valutazione dei rischi potenziali delle proprie condotte e mostrare i limiti delle abilità cognitive umane.
Nel titolo è racchiusa l’essenza del progetto: “E’ una questione di fisica” perché si vuole far conoscere le regole della fisica applicate alla guida di un veicolo per comprendere la sua pericolosità; “la guida si-cura” perché purtroppo la guida è “malata”. Il numero di morti e feriti che quotidianamente si contano non può lasciarci indifferenti e impassibili. Abbiamo un ambizioso obiettivo da raggiungere entro il 2050 (se possibile anche prima) insieme a tutta l’Europa : “VISION ZERO” cioè nessuna vittima legata ad incidenti stradali.
Tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa per raggiungere questo grandissimo obiettivo.