«Sono emerse murature medievali di almeno due fasi, forse tre. Un primo muro del decimo, massimo undicesimo secolo. Appoggiato su di esso, uno strato che denota una trasformazione presumibilmente del dodicesimo secolo, con una serie di stanze e i resti di un portale. Purtroppo, non abbiamo datazioni certe, ma solo qualche elemento ceramico che ci aiuta a datare. Abbiamo anche trovato un sistema di cisterne per la conservazione delle acque».
Così, l’architetto Giacomo Martines spiega l’importanza dei rinvenimenti nell’ambito dei lavori in corso nella Biblioteca Comunale “Eustachio Rogadeo”. Lavori finanziati con fondi del Pnrr, volti a dare nuovo lustro alla biblioteca comunale, rendendo fruibili, per la prima volta, l’ex “rimessa” e il giardino con agrumeto dell’ala finora privata di Palazzo Rogadeo. I lavori prevedono anche l’installazione di un ascensore, per rendere più accessibile la biblioteca cittadina. Ed è proprio durante gli scavi per la sua installazionee che sono emerse tracce delle costruzioni precedenti.
Scavi mostrati al pubblico con l’’iniziativa “Cantieri in Scena”, promossa dal Comune di Bitonto in collaborazione con Art Community Association e SOUx Bitonto a Domicilio per consentire a tutti i cittadini di scoprire in anteprima il nuovo volto di uno dei più suggestivi palazzi del centro antico.
L’edificio, ristrutturato nel ‘600, conserva tracce della prima edificazione, rinvenibili principalmente nella cappella di Sant’Anna e negli stilemi nobiliari che impreziosiscono l’arco del sedile. Fu donato alla città, insieme al suo ingente patrimonio librario, nel 1966 dal conte Eustachio III Rogadeo, studioso di storia locale, ma anche di storia araldica e paleografica, nonché esponente di una delle più illustri e antiche famiglie dell’Italia meridionale. Oggi è adibito a biblioteca comunale. Vi sono conservati 50mila volumi tra manoscritti, pergamene, incunaboli e codici minati. Sempre al suo interno, il museo pinacoteca conserva materiale archeologico risalente al IV-III secolo a.C. e dipinti della collezione Cuonzo, tra i quali De Nittis, Netti, Cives, De Robertis e Vacca.
«Cantieri in Scena è stata concepita per permettere a ogni cittadino di sentirsi parte integrante di questo affascinante progetto, che contribuirà a dare nuova linfa a Palazzo Rogadeo e alla nostra gloriosa biblioteca comunale» commenta il sindaco Francesco Paolo Ricci
Nell’ambito dell’iniziativa, i visitatori hanno visionato anche le trascrizioni fatte dai Rogadeo di antiche pergamene della famiglia Planelli, ormai perdute. Trascrizioni che testimoniano l’antica storia della città e che, di recente, sono state studiate dal Centro Ricerche di Storia e Arte, nel volume “Il Regestario Rogadeo delle Pergamene Planelli”.