La missione è guidare le nuove generazioni in un percorso di “alfabetizzazione del futuro”, teso a dare loro la parola, liberare energie positive e intelligenze, sviluppare consapevolezza e immaginazione, accrescere capacità di lavorare insieme, affrontare con creatività le sfide e contribuire alla costruzione di un avvenire più umano per tutti e tutte. Insomma render i giovanissimi architetti e artigiani di Pace e di Cura di sé, degli altri, della comunità, dell’ambiente e del mondo.
Nasce con questo intento la “Rete per la cura”, una task force per “trasformare il futuro” che vedrà impegnati l’istituto comprensivo Sylos, insieme al Comune di Bitonto e cinque tra le realtà del terzo settore del territorio: Fondazione Giovanni XXIII, Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano, la sottosezione locale di UNITALSI, Cooperativa OPS e Banco delle Opere di Carità Bari.
Il protocollo d’intesa della durata di un anno, siglato dalle parti lo scorso 25 gennaio, è stato presentato alla comunità ieri in occasione della “Giornata Nazionale della Cura delle persone e del pianeta”, promossa dalla Rete delle Scuola di Pace e dal Coordinamento Nazionale della Marcia della Pace e della Fraternità PerugiAssisi, in collaborazione con l’Equal Care Day.
L’iniziativa, nata dalla proposta progettuale dell’Istituto Comprensivo Sylos “IOHOCURA” è “il risultato di un processo nato dal basso e di un’attenzione alla fragilità sempre mostrata dalla nostra scuola” ha spiegato durante la conferenza stampa la dirigente scolastica, professoressa Filomena Bruno.
Da anni, infatti, gli alunni della scuola secondaria di primo grado si sono confrontati con “esperienze di Service Learning finalizzate alla promozione di una maggior conoscenza dei nuclei dell’insegnamento dell’Educazione Civica e del significato concreto della cittadinanza attiva”.
Occasioni che sono servite anche “per favorire lo sviluppo in contesti reali delle abilità e delle competenze del curriculum scolastico” e che ora saranno inquadrate, come spiegato dalla dirigente, “in un quadro di senso più ampio”.
“Concretamente – ha sottolineato – andremo a riprendere le attività che si sono già svolte ma le andremo a strutturare meglio con tutti i partner firmatari e non solo”.
Entusiasti per l’iniziativa i rappresentanti degli enti del terzo settore e l’amministrazione comunale.
“È fondamentale educare le giovani generazioni su questi temi” ha commentato il sindaco Francesco Paolo Ricci, ricordando come Bitonto sia un territorio da sempre vocato alla cura.
“Vogliamo che il germoglio diventi pianta” ha rimarcato anche l’assessora al Welfare, Silvia Altamura, anticipando la volontà di organizzare a scuola un incontro con il garante per la disabilità della Regione Puglia.
“Il 26 febbraio abbiamo ricordato la visita a Bitonto del Papa Giovanni Paolo II e ricordato il suo invito a farci paladini della causa della solidarietà con spirito di costruttiva e lungimirante concordia. La Rete per la Cura si inserisce proprio in questo solco” le parole del giornalista Valentino Losito. Da lui, un dono anche ai ragazzi protagonisti del progetto: il vocabolario della cura dal titolo “Le parole curano, curiamo le parole”, che gli alunni potranno ampliare.