Continua a suscitare polemiche, a Bitonto, piazza XX Settembre. Dopo le critiche sull’interramento dei resti di Torre Sant’Agostino, ad aprire un nuovo fronte è la pista ciclabile adiacente. Pista realizzata perchè prevista nel bando.
A sollevare la questione è, nella seduta del consiglio comunale di ieri, il consigliere di opposizione Onofrio Altamura (Patto Comune), che denuncia la pericolosità della pista, per l’assenza di elementi separatori tra strada e piazza e per il dislivello che, in alcuni punti, raggiunge 32 centimetri.
Una pericolosità sottolineata anche da Francesco Toscano e Carmela Rossiello (Fratelli d’Italia).
Ad ammettere l’assenza di segnaletica è l’ingegnere Paolo Dellorusso, dell’ufficio Lavori Pubblici: «La pista è stata consegnata in anticipo. Il dislivello sarà attenuato da future manutenzioni stradale».
Ulteriori perplessità giungono da Franco Natilla (Riformisti) che bolla la pista come inutile.
«Perchè un ciclista dovrebbe salire su via De Ilderis e scendere dopo 70 metri? Che senso ha?» chiede Natilla che definisce l’infrastruttura un raggiro ai danni degli organi erogatori delle risorse finanziarie, «per avere più possibilità rispetto ad altri comuni che non hanno avuto questa furbizia».
E a nulla valgono le risposte di Dellorusso che parla di pista «non di 70 metri, perché tutto il centro storico può essere fruito attraverso percorsi ciclabili».
«Ho visto personalmente il sindaco fermare ragazzi che sfrecciavano in bici. Bisogna essere chiari. Il centro storico può essere percorso in bicicletta o no?» osserva Natilla.
Le accuse di Natilla non vanno giù al consigliere di maggioranza Rocco Mangini: «La pista è un tassello di una rete ancora da realizzare. Tra due anni, quando non ci saranno più obblighi, si potrà raderla al suolo. Ma così ci sarà impossibile rispettare le linee di mandato».