Quaranta anni fa, il 26 febbraio 1984, papa Giovanni Paolo II fu a Bitonto durante la sua visita in Puglia. Un evento storico che fece incontrare il pontefice con il mondo agricolo pugliese. Una tappa non casuale, data la rilevanza di Bitonto nel settore olivicolo.
Una data destinata a restare scolpita nella memoria della città e a segnarne la storia, non solo sotto il profilo spirituale, ma anche per i contenuti sociali: il riconoscimento del ruolo del mondo agricolo nella crescita del territorio. Accolto dall’allora sindaco Girolamo Larovere, Karol Wojtyla parlò dal palco allestito dinnanzi Porta Baresana, su cui, qualche tempo dopo, fu affissa una targa in marmo a ricordo di quella visita.
Nel quarantesimo anniversario, Bitonto ha reso omaggio a quell’evento con la proiezione, nel teatro Traetta, del video registrato, quel giorno, dall’operatore Pasquale Nacci, noto in città per la sua pluriennale attività di documentazione video-fotografica dei principali eventi religiosi cittadini.
«Urge conservare la memoria del messaggio del papa. Un messaggio di pace che toccò temi ancora oggi di stretta attualità, come l’importanza di riconoscere la giusta dignità al lavoro agricolo, la condizione della donna e dei giovani» ha sottolineato il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, annunciando la consegna, alle scuole, di un cofanetto con il video di Nacci.
Il pontefice, infatti, nel discorso dell’84, evidenziò l’importanza dell’agricoltura, «valida componente di un equilibrato sviluppo economico sociale». E ribadì il dovere di rispondere al bisogno di crescita, garantendo un impegno da parte di ciascuno alla solidarietà.
A ricordare l’importanza storica della visita bitontina del pontefice polacco, anche l’arcivescovo emerito della diocesi di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci: «Fu una volontà precisa dell’allora vescovo Magrassi di estendere il viaggio del papa anche a Bitonto, in considerazione del peso pastorale di una visita al contesto sociale ed economico di Bitonto».
Le sue considerazioni si sono spinte ad analizzare le trasformazioni sull’ambito naturale derivanti dalla forzata industrializzazione: «Un rischio che Bari, grazie ad Aldo Moro, supportato dalla visione del vescovo Nicodemo, riuscì ad evitare».
Con Cacucci, sul palco, il giornalista Mimmo Larovere, figlio del sindaco di allora; il presidente della Fondazione De Palo-Ungaro, Nicola Pice; il direttore dell’Archivio Storico Diocesano, Stefano Milillo; l’ex docente di Storia della Chiesa all’Università di Foggia, Enzo Robles e l’ex senatore Giovanni Procacci, che fu presidente del Comitato di accoglienza della visita.
L’eccezionalità del 26 febbraio ‘84 fu anche dovuta ad un altro fattore. Fu la prima volta, dopo quasi 900 anni, in cui un papa si recò nella città degli ulivi. Bisogna risalire, infatti, al 28 gennaio 1122 per ritrovare un pontefice a Bitonto: in quella data Callisto II incontrò, nei locali del convento di San Leone Magno, il legato della chiesa francese Suger, per discutere dei rapporti tra Papato e Francia.