In prossimità della festa liturgica che la chiesa celebra il 5 settembre (quest’anno ricorre il XXV anniversario di morte di Madre Teresa di Calcutta 1977-2022), il parroco-rettore don Vito Piccinonna ha pensato bene di curare con dedizione il Triduo in preparazione alla festa con la recita del rosario meditato e le celebrazioni eucaristiche, tra cui la Messa del 5 settembre delle ore 19:00 sarà animata dalle suore Missionarie della carità di Bari, inoltre ha fatto collocare l’effige di Santa Teresa di Calcutta ai piedi dell’altare dei Santi Medici dinanzi al crocifisso. Il 4 settembre 2016 Papa Francesco l’ha proclamata Santa, perché amava vivere con i poveri e gli ammalati e si definiva: “una matita nelle mani di Dio”. Il primo settembre 2021 il cardinale mons. Francesco Montenegro membro della Congregazione per le cause dei Santi nel presiedere l’eucarestia nella Basilica dei Santi Medici a seguire l’incontro con gli operatori delle Caritas diocesane alla presenza di mons. Giuseppe Satriano arcivescovo di Bari-Bitonto ha citato Madre Teresa di Calcutta: “Rendete un sorriso al malato e riceverete sempre il sorriso di Dio che vi ama”. L’idea di collocare e venerare un’effige di Madre Teresa di Calcutta in Basilica è partita su iniziativa dal parroco-rettore, la statua fu benedetta il 23 settembre 2016 con una sobria cerimonia dall’arcivescovo emerito di Bari-Bitonto mons. Francesco Cacucci alla presenza delle suore Missionarie della carità di Bari e dalla Famiglia Intini, che con un gesto di gratitudine ha donato la sacra immagine. La statua è di pregevole fattura artistica raffigurata in atteggiamento orante, viso gioioso, vestita di un bianco sari bordato da tre strisce blu, sul cuore ha un crocifisso e indossa i sandali, la statua è in vetroresina lavorata e dipinta a mano con colori acrilici, realizzata in produzione artigianale dalla ditta Russo Raffaele di Napoli. La città di Bitonto ha un doppio legame religioso ed ecumenico con la piccola suora missionaria della carità, che è stato annotato nei Registri della Curia Vescovile: il primo evento avvenne il 16 maggio 1982 con la visita di Madre Teresa di Calcutta nello stadio della Vittoria di Bari, dove parteciparono alcuni delegati bitontini appartenenti alla vecchia diocesi di Ruvo-Bitonto: mons. Francesco Savino vescovo di Cassano Jonio, don Michele Lacetera cancelliere vescovile, il prof. Giovanni Procacci già senatore della Repubblica, il prof. Giuseppe Cannito presidente emerito dell’arciconfraternita Immacolata Concezione Patrona di Bitonto e altri delegati diocesani. Il secondo evento risale al 26 febbraio 2013 con la visita in Basilica del Patriarca Stefan del patriarcato ortodosso di Skopje città natale di Madre Teresa di Calcutta, che officiò il celeberrimo rito ortodosso greco bizantino del bacio alle reliquie. Madre Teresa di Calcutta viene definita la Santa della carità dai cristiani, dai musulmani e dagli induisti per l’attività caritativa che rese ai più poveri dei poveri in riferimento al vangelo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero nudo e mi avete vestito, ero infermo e mi avete visitato” (Mt 25, 35-37), è un’icona mondiale dell’amore cristiano. La città di Bitonto vanta di possedere un’immagine sacra di Santa Teresa di Calcutta venerata nella Basilica dei Santi Medici, come segno tangibile di una devozione autentica da parte dei bitontini, ed è anche oggetto di ammirazione da parte dei pellegrini e visitatori, in quanto la piccola suora missionaria è la Santa della carità.