DELLA PROFESSORESSA GIANNA SAMMATI
“Gentile signor Sindaco,
ho letto con interesse i suoi primi interventi fatti subito dopo la sua nomina a sindaco, rivolti il primo a tutta la comunità bitontina e il secondo pronunciato durante la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale. In entrambi i casi, lei ha richiamato tutti sul valore della partecipazione civica che dovrebbe far sentire ogni cittadino parte attiva della vita pubblica a tutti i livelli. Ha sottolineato che bisogna dare “priorità assoluta a riannodare rapporti e ricostruire coesione”, ha chiesto a tutti “l’impegno personale per sentirsi utili”. Infine, ho molto apprezzato il suo desiderio di potersi sentire “tessitore di comunità”.
Quanto da lei auspicato è del tutto condivisibile, come non essere d’accordo?
Ma una partecipazione utile, continua, mirata, deve poter usare mezzi idonei e Bitonto ne possiede uno straordinario: lo Statuto Comunale che al Titolo III, articolo 40 “Istituti di Partecipazione”, indica come tali le Consulte, il Forum delle Consulte, i Comitati di Quartiere che per anni hanno funzionato dando significativi contributi.
La comunità bitontina, comunque, di fronte a gravi fatti di cronaca, risponde con grande partecipazione e lo ha dimostrato sabato 20 agosto in piazza Cattedrale, come in altre occasioni. Ma queste preziose testimonianze si consumano nell’arco di qualche ora e sull’onda di una forte emozione. E dopo? Dopo, la città tace perché priva dei succitati strumenti democratici che dovrebbero essere “la voce” della città. Ma che fine hanno fatto? Ad oggi si registra ancora il loro lungo silenzio (al netto del periodo pandemico). C’è bisogno di tirarli fuori dallo scantinato buio e polveroso del Palazzo, dove qualcuno li ha collocati.
Per questo Bitonto conta fiduciosa sul nuovo governo cittadino”.