Partiamo dai numeri, che poi sono quelli che contano.
Poco meno di 120mila euro quest’anno. Circa 245mila nel 2023. Addirittura quasi 355mila euro nel 2024. Cosa sono? È il costo totale delle indennità di sindaco e Giunta comunale a Bitonto, in aumento rispetto al recentissimo passato. Ma c’è subito un’altra cosa da dire: la “responsabilità” dei segni “+” è esterna. Viene da Roma e si chiama legge di Bilancio 2022.
Lo si legge chiaramente nella determina dirigenziale del 20 luglio con cui da Palazzo Gentile passano ai raggi x l’indennità di primo cittadino e dell’esecutivo per il prossimo triennio. Si legge subito che, “a decorrere dall’anno 2024, l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei Comuni ubicati nelle Regioni a statuto ordinario è parametrata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle Regioni”. Le cattive notizie non sono finite, perché, sempre la legge di Bilancio specifica altresì che “in sede di prima applicazione, l’indennità di funzione è adeguata al 45 per cento nell’anno 2022 e al 68 per cento nell’anno 2023 delle misure indicate. A decorrere dall’anno 2022 la predetta indennità può essere altresì corrisposta nelle integrali misure”. Per Bitonto, allora, come tutti i Comuni al di sopra dei 50mila abitanti, lo “stipendio” del primo cittadino deve essere pari il 45 per cento rispetto a quello del presidente di Regione che si attesta a poco meno di 14mila euro. E sarà, fino al 2024, sempre a salire. Numeri alla mano, vuol dire che, l’indennità mensile (lorda) spettante al sindaco sarà di 4.839 euro quest’anno, 5.400 il prossimo anno, 6.200 euro nel 2024. Ben 2.500 euro in più rispetto al precedente inquilino. Con l’adeguamento al primo cittadino, anche vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale seguiranno la stessa logica. Il vicesindaco, allora, (stipendio pari al 75 per cento del sindaco) passerà da 3.600 euro mensili (2022) a 4.600 euro mensili (2024). Gli assessori e il numero 1 dell’assemblea consiliare (il 60 per cento dello stipendio del primo cittadino) porteranno a casa, mensilmente, poco meno di 3mila euro quest’anno fino ad arrivare a 3.700 euro tra due anni.
In tema di assessori, però, c’è da aggiungere un altro aspetto: dei sette membri che compongono l’esecutivo bitontino, cinque riceveranno l’indennità piena e due hanno optato per l’indennità dimezzata. Si tratta di Francesco Brandi, assessore al Bilancio nonché segretario cittadino del Partito democratico e Silvia Altamura, titolare al Welfare e ai Servizi sociali. Entrambi sono dipendenti e hanno deciso, in contemporanea, di continuare a esercitare la loro professione.