Noleggiate per il terzo anno consecutivo strutture modulari ad uso didattico per due scuole, una di Bitonto e l’altra della frazione di Mariotto. Si tratta della primaria “Vito Felice Cassano” e secondaria di primo grado “Francesco Speranza”. Usufruiranno ciascuna di un prefabbricato che può ospitare due aule. La spesa complessiva prevista per questo intervento è pari a oltre 179 mila euro, cifra che trova copertura nel bilancio di previsione finanziario 2022-2024.
«Sono spazi funzionali, bene collegati con il sistema idrico-fognario della città. Qui ci ho insegnato per due mesi nell’anno scolastico 2020-2021 ed è stata un’esperienza molto positiva». È la testimonianza di Carmelo Bacco, un docente della scuola primaria Cassano, che ha descritto queste aule come vantaggiose per garantire il distanziamento. La pandemia del Coronavirus ha fatto emergere la necessità di acquisire ulteriori spazi da destinare alle attività didattiche in sicurezza, cui l’amministrazione comunale
ha, allora, sopperito con il noleggio di strutture modulari per questi ultimi due anni scolastici. In questi giorni, è arrivata la conferma anche per il 2022-2023. «Il Covid ha causato tanti danni e morti, ma allo stesso tempo ha dato delle buone regole di cui il cittadino ha bisogno -ha aggiunto il docente-. Ha dato un ordine, ha richiamato ad essere più corretti, puliti, rispettosi. Con questi spazi abbiamo la possibilità di gestire meglio anche il numero degli iscritti». La “Cassano” ha anche classi, formate quattro anni fa, con un numero di alunni pari a trentuno, è l’ufficio scolastico provinciale a gestire questo aspetto. «Oggi le classi -ha chiarito, però, il docente- vengono formate con criteri differenti». Nella delibera di giunta dello scorso 4 agosto che riporta l’approvazione da parte del governo cittadino sul noleggio di queste strutture, si legge: «Esiste una reale criticità legata al sovraffollamento del plesso “V.F.Cassano”, che deriva più in generale da uno sbilanciamento nella distribuzione dell’offerta didattica della scuola primaria a livello cittadino: il plesso rappresenta,
infatti, l’unica scuola attiva nella zona est della città, come emerso nel documento
preliminare alla programmazione scolastica». I prefabbricati noleggiati, allora, risolvono questo problema e servono eventualmente anche a non incorrere nelle cosiddette classi pollaio, cioè quelle che superano il limite previsto dalla normativa vigente nel numero degli alunni (massimo ventisei per le scuole dell’infanzia e primarie). «C’è una distribuzione degli iscritti più bilanciata», ha confermato, a questo proposito, il docente. Gli spazi attualmente utilizzati, invece, dalla “F. Speranza”
appartengono ad un plesso originariamente destinato ad asilo nido,
successivamente adattato a scuola dell’infanzia (Fratelli Grimm). Da qui
sono stati, poi, stralciati tre ambienti da adibire provvisoriamente a scuola
secondaria di primo grado, evidentemente inadeguati, per caratteristiche, a tale
ultima finalità. Ecco l’utilità del prefabbricato che consentirà di ampliare gli ambienti. «Questi spazi sono dotati di più bagni, finestre e anche di condizionatori -ha aggiunto Bacco-, paradossalmente sono più vivibili rispetto ad altre strutture». Forse solo un limite ci sarebbe. «Sono lontani massimo quaranta metri dal resto dell’edificio e creano un certo isolamento fisico -ha concluso-. Ma non si potrebbe fare diversamente perché comprometterebbero l’uscita degli alunni da scuola».