Piazza XX Settembre. Un cantiere inaugurato a marzo, partito a giugno ma che allo stato attuale sembra quasi fermo perché i lavori procedono a rilento. «L’unico intervento sostanziale è stato il rifacimento parziale di un marciapiede. Mi fa rabbia il fatto che la mia attività ne stia pagando le conseguenze, è praticamente distrutta e a nessuno interessa, tranne ai titolari del bar di fronte che condivide il mio stesso destino. Siamo soli». È la denuncia di Damiano Cataldi, il giovanissimo titolare della pizzeria che si trova in questa piazza. Già un mese fa ha sottolineato le difficoltà che ad oggi continua a dover affrontare. Ha perso la possibilità di poter aprire la sala esterna, logicamente, per la presenza del cantiere, ma con la speranza che la situazione potesse ritornare presto alla normalità con una piazza dal look rifatto. E, invece, sembra che gli interventi riqualificativi procederanno ancora per un po’. «Lavorano in maniera sporadica, non riusciamo neanche a ricevere notizie in merito agli sviluppi -ha aggiunto- perché non c’è nessuno in cantiere. L’unica volta che sono riuscito a parlare con chi di dovere mi hanno risposto che sono lavori pubblici e hanno i loro tempi. Ma quali? Un’eternità?». «Il cantiere di Piazza XX Settembre è attivo a tutti gli effetti, non vi è alcuna sospensione dei lavori. Il numero degli operatori che presta servizio dipende dal tipo di attività che viene svolta», ha chiarito Giuseppe Santoruvo, assessore ai lavori pubblici. «Per decisione della precedente amministrazione comunale, decisione giusta, insieme al settore lavori pubblici non si è chiusa tutta la piazza. Il tratto di via Pasculli, con la conseguente eliminazione dei parcheggi auto, è stato lasciato aperto al transito in attesa che venga ultimata la strada che lo collegherà a via Matteotti». Il prossimo passo previsto da cronoprogramma, infatti, è proprio quello di completare questo tratto per poi «chiudere tutta la piazza per proseguire i lavori. Stiamo aspettando che la Soprintendenza di Bari ci dia l’ok sul basolato che deve essere uguale a quello di via Pasculli». L’attesa dipende dal fatto che la piazza è sottoposta a vincoli di natura architettonica e archeologica di quest’organo periferico del Ministero della Cultura. «Quando inaugurarono il cantiere mi dissero che i lavori sarebbero terminati a giugno, siamo quasi ad agosto e deduco che i tempi siano davvero lunghi. Se avessero incominciato in autunno o se procedessero più rapidamente, la situazione sarebbe diversa», ha sottolineato Damiano. «Il mio locale è vuoto, paradossalmente anche di sabato, e questo non vuol dire che da un giorno all’altro non so più offrire prodotti buoni. Il calo c’è stato da quando sono state montate le barriere architettoniche in piazza». I posti a sedere sono diminuiti, il personale è stato dimezzato. «Ho lasciato a casa due addetti alla sala, uno alla cucina, l’altro alla pizzeria. Registro perdite di introito non indifferenti -ha concluso-. Sono giunto all’esasperazione». «I cantieri rappresentano una criticità per tutti, dai pedoni, ai commercianti. Mia cura -ha rassicurato l’assessore Santoruvo- sarà quella di verificare periodicamente lo stato dell’ arte dei lavori e il rispetto del cronoprogramma dei lavori».