Era solo un bambino di tre anni quando d’improvviso un sogno lo ha rapito e tenuto fermo in un letto, togliendogli il tempo dei giochi e giorni più belli. Ma la grinta del vento etereo che adesso gli sfiora la pelle gli ha concesso, finalmente, la possibilità di rendere reale quello che ha sempre e solo immaginato. Oggi, Paolo Savino è un uomo di circa quarant’anni, la musica gli ha cambiato la vita. Ha pubblicato con la John Cage Music Academy, una giovane realtà di Bitonto, suo paese d’origine, un brano che parla di sé e ha così realizzato un suo sogno. Si intitola “Cuor di leone” ed è interpretato dalle voci di Raphael Camardella, Luigi Maggio e Pasquale Schiraldi. È online da pochissimi giorni e ha già raccolto le emozioni di tante persone che vedono negli occhi di Paolo i sogni e il sorriso di un bambino che non si è mai spento. Incredibile la meraviglia nei suoi occhi che seguono le onde del mare alle prime luci dell’alba, quella stessa che viene ripresa nel videoclip di questo brano girato a Palese e nello studio della scuola bitontina da Noemi Pasqualoni. «Un naufrago che cerca la rotta al di là di quel mare, sapessi quante volte ho detto basta ma poi ho capito che accetto questa sfida», sono alcune delle parole messe in musica, raccontano quanto Paolo sia riuscito a trovare la forza per rialzarsi. Dopo aver subito un brutto incidente, «sono caduto e mi sono addormentato-racconta-. Quando mi sono risvegliato la mia vita è cambiata. Ho iniziato a camminare, a parlare ma non più come prima e nonostante tutto sono comunque qui». Di fronte alla forza di un uomo che, in realtà, nasconde profonde ferite si ha solo la possibilità di imparare quel che conta nella vita. È questo quello che ha colpito Francesco e Gabriele Acquafredda, quando Paolo ha bussato, lo scorso inverno, alle porte della scuola bitontina che loro dirigono. Ha scelto di affidare il suo “cuor di leone” nelle loro mani. «Qui subentra il difficile compito degli artisti: raccontare una storia in pochi minuti», spiega Gabriele, compositore, arrangiatore e anche autore del testo insieme a Pasquale. «Abbiamo scelto la ballad», per una canzone, allora, prevalentemente lenta e dalla musica leggera, «perché ci è sembrata perfetta per riassumere delle emozioni che passano dalla profonda tristezza all’estrema gioia». Questo giovane gruppo di artisti di Bitonto e Santo Spirito è riuscito a raccontare quanto la diversità sia un valore aggiunto, proprio come insegna la musica: un insieme di note diverse formano una sinfonia bellissima. Molte volte, però, di questo immenso naufragare che è la vita, con tutte le sue difficoltà, si ha paura. La cosa bella è che ci sarà sempre una mano tesa per dare spazio alla fiducia, all’amicizia, all’amore e a un sogno come quello di Paolo. «Lo abbiamo preso per mano e ci ha dato la possibilità di vivere emozioni bellissime -sorride Gabriele-. Il ricordo che mi porterò sempre nel cuore è il momento in cui siamo andati a registrare il videoclip all’alba. Ero senza parole nel guardare Paolo incantato a guardare il mare, chissà da quanto tempo non lo ammirava in quel momento della giornata». Ha il sapore di un inizio, di un nuovo giorno che ha donato a Paolo la felicità della musica e di aver incontrato grandi amici. «Il suo cuore di leone ci insegna a non arrenderci mai, anche quando ci si sente un pesce fuor d’acqua». È questo il forte messaggio lanciato dagli autori che invitano a riflettere, allora, sulla bellezza della diversità. «In futuro -conclude Gabriele- contiamo di portare avanti altri progetti come questi».