La stagione della Serie A di futsal femminile è agli sgoccioli e in queste ore Falconara e Pescara si giocano il titolo di Campione d’Italia. Per chi non è arrivato in fondo la stagione è finita prima e la squadra è già in vacanza da qualche settimana. Di fatto il mese di giugno è una sorta di mese sabbatico in cui si tirano le somme su quanto realizzato e si inizia a pensare a come impostare la prossima stagione. Ed è proprio in questa fase che incontriamo Silvano Intini, per una conversazione che parte proprio dalla Finale Scudetto e dai suoi sogni.
E’ una grande finale, con due squadra di grandissime qualità tecniche e caratteriali. Per tutta la stagione abbiamo celebrato la fine del ciclo Pescara che invece ha dimostrato di essere più vivo che mai e di avere alcune fuoriclasse che prima di arrendersi aspettano la sirena dell’ultima partita. Sono partite bellissime ed è inutile nasconderlo è il sogno di tutti poter essere in campo in queste occasioni. Un giorno magari potremo anche noi giocarci una partita che vale lo scudetto. Noi se siamo qua è perché culliamo questo sogno che potrebbe sembrare una follia. Ma siamo orientati a volere lasciare un segno importante nella storia di questo sport e questo segno non può non passare dalla partecipazione a partite che valgono lo scudetto.
Il Bitonto si è fermato ai quarti di finale, un gol di scarto alla fine ha determinato l’eliminazione dalla pool scudetto.
Ad inizio stagione avevamo detto che il nostro obiettivo era la qualificazione alla Final Eight e ai Play Off. Li abbiamo raggiunti entrambi agevolmente, magari avremmo voluto superare il turno in entrambe le occasioni però, di fatto, ogni volta è successo qualcosa che non ci ha consentito di fare quel passo in più. Ma sono, siamo soddisfatti dei risultati raggiunti che, non dimentichiamo non sono solo quelli sul parquet. In questo primo anno avevamo anche due altri obiettivi che abbiamo pienamente raggiunto: costruirci una nostra credibilità come società nel mondo del calcio a 5 d’elite e far crescere la conoscibilità del marchio Bitonto C5 nel mondo degli appassionati e degli sportivi. Il Bitonto è diventato un punto di riferimento e questo è uno straordinario risultato che ci consente di approcciare alla nuova stagione da una posizione diversa rispetto allo scorso anno.
Sei diventato un riferimento per il mondo del Futsal. Cosa pensi di questo mondo?
Sono una persona passionale e un decisionista. Quando mi tuffo in una nuova realtà e mi rendo conto che qualcosa potrebbe essere migliorato non esito ad esprimere la mia posizione e ad indicare una possibile via per la crescita. L’ho fatto anche con i presidenti della Serie A e con la Divisione Calcio a 5. L’obiettivo è sempre stato quello di migliorare l’attrattività del futsal femminile. L’andamento della stagione ha dimostrato come il futsal femminile può diventare una delle discipline più interessanti da seguire e in cui investire. C’è ancora molta strada da fare e questa strada passa necessariamente dall’ unione di intenti dei presidenti e delle società che pur restando avversarie sul parquet, devono correre unite per migliorare la qualità di tutto il movimento.
A fine stagione molti sono rimasti sorpresi dall’addio a Marcio Santos.
E’ stata una scelta condivisa e su cui ci siamo confrontati con Marcio. Io devo prima di tutto ringraziare sia l’uomo che il professionista. Ha deciso di investire su di noi, neo promossa, e ci ha accompagnati a diventare una delle squadre più ammirate di tutta la Serie A, gestendo con oculatezza le star brasiliane e valorizzando le italiane più talentuose come, ad esempio, Chiara Pernazza che si è guadagnata la convocazione in nazionale. Adesso che le strade si sono separate stiamo lavorando per cercare una guida tecnica che ci porti nel futuro. Un allenatore in grado di gestire al meglio il patrimonio tecnico e umano che gli sarà affidato e che ci aiuti a restare protagonisti anche nelle stagioni a seguire quando sono previste importanti modifiche regolamentari. Lo abbiamo detto sempre: non vogliamo essere una meteora. Per poter rimanere protagonisti dobbiamo guardare al medio a lungo termine e il profilo di allenatore su cui stiamo lavorando rientra esattamente in questo quadro. Siamo a buon punto del percorso di scelta e non è escluso che nelle prossime settimane si possa annunciare chi sarà il nuovo condottiero delle leonesse neroverdi.
Una società che punta a progetti pluriennali inizia a lavorare alle conferme delle giocatrici che ha già in casa…
Quest’anno mi sono veramente esaltato. D’istinto io le confermerei tutte. Tuttavia è necessario fare delle scelte. Quasi tutte le ragazze hanno comunicato la volontà di continuare con noi e questo è qualcosa che ci riempie d’orgoglio. La scelta che sarà fatta, anche d’intesa con il nuovo allenatore, abbraccerà una serie di parametri il cui rispetto ci consentirá di poter contare a 360° sulle “atlete” e sopratttutto sulle “persone” che vestiranno la nostra maglia
Per il rafforzamento del roster, avete già individuato delle giocatrici? Ci sono già dei colpi che possiamo annunciare?
Il nostro obiettivo è quello di migliorare il risultato di questa stagione. Come detto guardiamo prima di tutto alle “ragazze” e poi alle atlete. Abbiamo un progetto particolare ed è necessario che sposino appieno la nostra filosofia e il nostro modo di essere. E’ noto come le nostre atlete non siano solo delle giocatrici di futsal ma sono immagine di una squadra e di una città, sono simbolo di un progetto e di questo progetto devono sentirsi ambasciatrici e protagoniste. Abbiamo definito dei profili che ci sembrano essere coerenti con questa idea e nelle prossime settimane cercheremo di capire fin dove ci possiamo spingere. Non è il momento degli annunci, è il momento della progettazione.
La base per una squadra forte è il sostegno degli sponsor. Le aziende stanno rispondendo anche quest’anno?
La certezza che sarà per il Bitonto un’altra grande stagione mi deriva proprio dalla passione dei nostri partner. Il giorno dello Sponsor Meeting siamo andati ben al di là di qualsiasi aspettativa e ho visto imprenditori appassionati che mentre ricordavano le emozioni vissute nella scorsa stagione, rinnovavano e addirittura incrementavano il loro sostegno al progetto. E anche di nuovi se ne sono aggiunti. E con orgoglio devo dire che sono per il 90% imprenditori del territorio. Se la squadra rappresenta una città, avere il sostegno del tessuto imprenditoriale della città rende ancora più credibile quello che facciamo e più questa simbiosi sarà forte più sentiremo la forza quando scenderemo in campo. Non finirò mai di ringraziarli per come sanno spronarci a fare sempre meglio per portare in alto il nome della nostra città. E non voglio dimenticare i partner non bitontini che vedono nel nostro brand un ottimo strumento di partnership per veicolare il loro messaggio di comunicativo. Anche quest’anno dedicheremo molto spazio alle loro esigenze e cercheremo di creare sempre più occasioni di visibilità. Una cosa è certa: il Bitonto C5 è, in questo momento, una delle società più solide di tutta la serie A e questo è una garanzia per il movimento e per le atlete che scelgono di venire a giocare da noi.
Cosa devono aspettarsi i tifosi per la prossima stagione?
Si devono aspettare un’altra stagione piena di emozioni e mi auguro di successi. Devono essere certi che allestiremo una squadra all’altezza che sarà rispettata in qualsiasi campo e si farà rispettare ovunque andremo a giocare. Non solo non molliamo ma anzi raddoppieremo i nostri sforzi per la prossima stagione. Per le partite casalinghe stiamo elaborando alcune idee che puntano a trasformare l’evento sportivo in un vero e proprio momento di intrattenimento per tutta la famiglia. Ci sarà da divertirsi. Poi quest’anno avremo due mesi di stop della serie A di calcio a 11 che dovremo sfruttare al meglio per portare dalla nostra parte nuovi tifosi.
Anche quest’anno, noi non andremo in vacanza. E’ il momento di rimanere concentrati per allestire la squadra migliore possibile per ben figurare e provare a raggiungere l’eccellenza. Noi ci crediamo ancora di più dello scorso anno. Se avremo con noi i tifosi che ci seguiranno con lo stesso spirito e la stessa passione potremo toglierci tutti insieme grandi soddisfazioni e gioire tutti insieme. Dobbiamo essere sempre più fieri di sentirci tutti leoni neroverdi.