Un’area sgambamento cani nè sicura nè fruibile dai proprietari di animali domestici.
È la fotografia del parco dedicato al senatore Angelo Custode Masciale dove è presente anche un’area per i nostri amici a quattro zampe. O meglio, così dovrebbe essere, perché in questo polmone verde sono degrado e abbandono a comandare imperiosi. La situazione è davvero difficile: l’impianto di illuminazione qui collocato non è funzionante e il parco cade in una pressoché totale oscurità quando il sole tramonta; l’area è disseminata di rifiuti e scarti di ogni genere e non viene sottoposta ad interventi di pulizia e asportazione di rifiuti; la totale assenza di contenitori per la raccolta di rifiuti differenziati nonchè la scarsissima e insufficiente dotazione di cestini portarifiuti; il suolo è puntellato di numerose e pericolose buche e cedimenti del terreno dai quali sovente emergono cavi portanti corrente elettrica scoperti, fonte di enorme pericolo per le persone e per i cani che passeggiano all’interno dell’area; la totale assenza di qualsiasi forma di vigilanza sull’area.
Tutte queste difficoltà sono segnalate, anche, nell’esposto che l’associazione “Riqualifichiamo il parco per cani di Bitonto – Quelli del parchetto” ha presentato venerdì al Comune e corredato da ben 350 firme. «Bisogna predisporre – scrivono – interventi di manutenzione straordinaria dell’area di sgambamento e programmare con urgenza una seria e costante manutenzione ordinaria di questa e assumere tutti i provvedimenti opportuni e improrogabili nell’interesse dei cittadini. L’auspicata sistemazione dell’area in questione avrebbe anche un sicuro positivo impatto sull’attrattività di tale area anche sui cittadini non residenti nel nostro Comune».
Il comitato cittadino (portavoce è Francesco Dimundo) si è costituito formalmente all’inizio del 2022 da una ventina tra i proprietari di cani d’affezione residenti a Bitonto e già frequentatori del parco Masciale. Grazie alla campagna di sensibilizzazione e informazione messa in campo sin da subito, il comitato raccoglie molte adesioni e un grande entusiasmo tra i cittadini che possiedono un cane di proprietà.
«È bene precisare – spiega Rosalba Camasta, assessore alla Cura degli animali – che quella non può essere un’area di sgambamento per cani dove i cani possono essere lasciati liberi perché non ha i requisiti specifici previste dalle norme in materia urbanistica per essere adibita a ciò. In secondo luogo, durante il periodo Covid, con apposita ordinanza sindacale è stato stabilito che quella diventasse un’area dedita al passeggio dei cani e la stessa, quindi, deve essere utilizzata come area per il passeggio durante i quali i padroni avrebbero dovuto avere cura degli animali. Circa, poi, le richieste dell’associazione, quanto denunciato è tutto vero e già all’attenzione dell’uscente amministrazione comunale nonché degli uffici preposti».