In una società sempre più immersa nel presente e dominata dalla velocità rischiano di naufragare e di non avere più traccia nella memoria e nella coscienza collettiva pagine tragiche e straordinariamente importanti della storia come il ricordo della Shoah, cioè il genocidio perpetrato tra il 1938 ed il 1945 dal nazifascismo nei confronti degli Ebrei.
Proprio per sottrarre alla violenza dell’oblio le vittime dell’Olocausto, il Primo Circolo Didattico “Nicola Fornelli” di Bitonto, per iniziativa della dirigente Anita Amoia e dell’insegnante Mariangela Memoli, ha promosso ed organizzato la “Galleria d’Arte permanente- Liliana Segre” con il placet ed il plauso della senatrice a vita, a cui la mostra è intitolata e che è stata inaugurata sabato mattina con il taglio del nastro verde, come i colori della Città di Bitonto.
Si entrerà così ufficialmente in visita alla prestigiosa galleria artistica, accolti da un coro di voci bianche, costituito dagli stessi alunni della Fornelli, guidati dal maestro bitontino Arcangelo Grumo, per passare poi alla mostra , arricchita da stanze tematiche, in cui sarà possibile visionare dei cortometraggi, realizzati dagli stessi studenti , e dei video- testimonianza di sopravvissuti alla Shoah, come la Senatrice a Vita, e ascoltare la declamazione di versi di Levi, pagine di Anna Frank e dialoghi della Segre, anche in rappresentazione scenica, accompagnati da maestri di musica al violino, alla chitarra classica e alla tastiera, come i maestri bitontini Pasquale Schiraldi e Noemi Pasqualoni.
Mercoledì scorso, nell’Aula Magna della Scuola Fornelli di Bitonto, si è svolta la presentazione del libro – catalogo Galleria d’arte Liliana Segre “I giovani ricordano la shoah” – edito dal “da Bitonto” del generoso prof. Alessandro Intini – che rappresenta un contenitore bibliografico di tutte le opere artistiche realizzate dai giovani artisti delle classi VA e VB della stessa scuola primaria Fornelli e della Scuola secondaria di primo grado Benjamin Franklin Institute.
L’incontro è stato accompagnato da un background fotografico e dall’intervento musicale della Grande Orchestra Italiana del maestro Simone Mezzapesa.
La fondamentale importanza educativa nel trasmettere alle giovani generazioni la Memoria dell’Olocausto è stata sottolineata da tutti i relatori ad iniziare dal sen. Giovanni Procacci che ha analizzato le radici storico-culturali della disumana e barbara follia di Hitler e della crudeltà del popolo tedesco, che lo seguì in questo irrazionale ed efferato disegno.
Il direttore del “DaBitonto” prof. Mario Sicolo, che ha curato anche la prefazione del catalogo delle opere, ha ribadito il dovere di tenere in vita il ricordo di quell’abominio, man mano che i testimoni oculari superstiti, per motivi anagrafici, vanno scomparendo.
Il presidente del Centro ricerche di storia e arte di Bitonto, prof. Marino Pagano, ha ricordato le tante azioni criminali di cui i Tedeschi furono responsabili anche in Puglia contro i soldati sbandati e la popolazione civile a Spinazzola, in località Murgetta Rossi, ad Altamura e Gravina, a Bitetto e a Barletta dove, davanti al Palazzo delle Poste, furono massacrati dieci vigili urbani e due operai comunali, colpevoli solamente di indossare una divisa.
Il presidente dell’Università dell’Anziano, il giornalista Valentino Losito, ha ricordato l’importanza dell’azione formativa della scuola primaria, invitando gli insegnanti a proseguire con tenacia nell’opera di semina e della cura delle parole per mantenere la memoria ed educare all’umano.
Dopo il saluto dell’assessore alla Pubblica Istruzione Christian Farella, l’incontro è stato concluso dal sindaco di Bitonto, avv. Francesco Paolo Ricci che ha invitato tutti a raccogliere il profondo messaggio educativo che viene dai ragazzi che hanno curato la Galleria d’Arte, per estirpare l’odio, l’ignoranza e il pregiudizio, cioè quella miscela esplosiva che determinò la Shoah e che ancora oggi è alla base dei tanti conflitti che agitano il mondo.