«Subito dopo l’Epifania. Il tempo strettamente necessario all’organizzazione da parte dell’impresa appaltante». L’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Santoruvo, è sicuro: ancora pochi giorni e il tanto discusso cantiere della centralissima piazza XX settembre ripartirà per non fermarsi più e durerà altri 40 giorni. Significa, allora, che presumibilmente entro fine febbraio-inizio marzo gli interventi di riqualificazione, iniziati già quasi due anni fa – era fine marzo 2022 – con tanto di prima pietra messa alla presenza dell’arcivescovo Giuseppe Satriano, arriveranno alla bandiera a scacchi. Con buona pace di residenti e commercianti, esasperati (e pure in parte economicamente rovinati come più volte hanno denunciato) dalle lungaggini dei lavori. La svolta è arrivata a fine 2023, allorchè la Giunta guidata da Francesco Paolo Ricci ha approvato la necessaria perizia di variante, resasi necessaria per gestire i ritrovamenti di carattere archeologico emersi nell’area antistante la chiesa dell’Annunziata. E che hanno fatto saltare il banco sulle tempistiche dell’intero cantiere. A maggio, infatti, gli scavi nella zona hanno portato alla luce la base del trecentesco Torrione di sant’Agostino, gemello di quello tuttora esistente accanto a Porta Baresana e abbattuto nel 1883 per consentire il raddrizzamento della strada Principe Amedeo (odierna via Matteotti)”. In accordo con la Soprintendenza, immediatamente allertata, le vestigia della torre difensiva, saranno ricoperte con le basole antiche recuperate, rimosse e da ricollocare e la perizia già trasmessa ad agosto da Palazzo Gentile, solo a novembre sarebbe stata autorizzata, seppur con prescrizioni. La nuova soluzione comporterà un aumento dei costi, pari a circa 120mila euro, che però, grazie al benestare della Regione, sarà coperto con le economie di gare, lasciando invariata la spesa complessiva prevista per l’esecuzione dell’intervento, ovvero 1 milione e 350mila euro, di cui 85mila euro di cofinanziamento comunale.
Nella stessa variante, rassicura Santoruvo, «sono previsti anche gli schienali da installare su alcune panchine», già posizionate e criticate dalla cittadinanza per la loro scomodità (lamentata soprattutto dagli anziani che vivono la piazza) e per il design “stile bara”. E la fontana monumentale ancora latitante? Anche qui Santoruvo è perentorio: «sarà terminata insieme a tutta la piazza».