Da Giuseppe Santoruvo, assessore ai lavori pubblici, alle politiche ambientali e alla transizione ecologica, riceviamo e pubblichiamo.
“Né offeso e né aggredito. Disponibile a ricevere critiche sul mio operato amministrativo non offese che la stragrande maggioranza delle volte toccano la sfera personale.
Il cittadino in questione da 15 mesi di diverte ad offendere. Mi aspettavo che una testata giornalista importante come “Da Bitonto”, prima di pubblicare un articolo di un tenore diffamatorio come quello pubblicato stamane, si accettasse come fossero realmente andati i fatti.
Diffamatorio, perché anche se non è riportato che l’ assessore in questione sono io, è palese in quanto ho commentato sotto il profilo social pubblico del cittadino che ha pubblicato il post diffamatorio a sua volta, nel pomeriggio di domenica. Orbene, il signore in questione è sempre lo stesso che qualche settimana fa pubblicò una macchina identica a quella del sottoscritto, parcheggiata sul posto dei disabili di fronte al comune, per inneggiare che fosse del sottoscritto; ma preso dalla foga di colpire la mia reputazione non si era reso conto che quell’ autovettura era munita di un regolare pass per disabili.
Il signore in questione è un cittadino che imperterrito si trincera dietro la chiacchiera della critica a suo modo di dire, social, ma che da 15 mesi insieme ad altri 4 cittadini che pare vogliano imitare in modo peggiore la satira che ha caratterizzato l’ultimo triennio amministrativo prima di questo, si divertono ad offendere e denigrare taluni amministratori tra cui me, altro che criticare.
La critica è legittima, criticare è un diritto, offendere no. Ieri mattina per la prima volta dopo 15 mesi me lo sono ritrovato di fronte uno di questi cittadini, su corso Vittorio Emanuele; ero con mia moglie e la mia figlioletta in una normale domenica pre natalizia, entrambe non c’ entrano nulla con la vicenda e con questa replica chiedo al cittadino in questione di eliminare ogni riferimento a loro. Non c’ entrano nulla se non che vivono quotidianamente le offese personali che ricevo da questi quattro o cinque cittadini senza un valido motivo. Ieri fermai il cittadino in questione senza alcuna aggressione e rivolgendomi a mia moglie, dissi, lui è uno che offende su Facebook, con offese personali che nulla hanno a che fare con la dialettica politica e amministrativa. Il cittadino dopo avermi risposto “tu non stai bene, hai problemi” abbassò la testa e andò via. Al che gli dissi: “sei un codardo” .
È disdicevole dover rispondere quotidianamente a qualcuno che offende e intende prendersi gioco di chi ricopre con abegnazione, onestà, passione e disponibilità un ruolo molto complicato per la cosa pubblica. Fa perdere la pazienza soprattutto a chi come me sopporta la critica, ma non si fa scivolare le offese personali.
La politica è scesa a livelli bassissimi proprio per queste situazioni. Sono disponibile a qualsiasi tipo di confronto e a ricevere crititiche sul mio operato amministrativo con atti alla mano”.