Da Michele Giammarelli e di Nicola Vacca del movimento politico “Bitonto in Testa” riceviamo e pubblichiamo.
“Gentilissimo direttore, l’avvicinarsi delle festività nn ci esonera dal rivolgerle i nostri più sentiti auguri oltre ad una attenta analisi della situazione politico-amministrativa che va delineandosi nella nostra città causa fenomeni di vecchia fattura che si possono ricondurre ad un unica frase “la transumanza politica”. Nn le saranno sfuggiti gli strani comportamenti in Consiglio Comunale, di talune forze e/o liste civiche che improvvisamente dall’essere in opposizione ad una maggioranza venuta fuori nel giugno del ’22, risultano essere ad essa concilianti al punto da quasi identificarsi come potenziali partners del Partito Democratico in barba ed in competizione a quella componente maggioritaria (Abbaticchiana) riveniente dai due lustri precedenti che nei fatti aveva sdoganato il partito di cui sopra. Naturalmente gli auguri, nel caso si avverasse questo mettersi insieme, andrebbero estesi a tutte queste forze e contribuirebbero a far sì che la maggioranza venuta fuori dalle votazioni, avrebbe di fatto la possibilità di utilizzare “riserve politiche” da sempre oggetto di transumanza (esempi di questo tipo se ne ricordano a frotte) quello più eclatante, periodo 2003/2008. Va da sé che questa nuova formazione, nei fatti, causa non pochi problemi all’attuale maggioranza che, per forza di cose, ha la necessità di sfoltirsi: CHI pagherà questo prezzo? In giro si racconta della possibile indicazione suggerita dai maggiorenti baresi del PD, i quali consigliano come giustificazione di ricondurre il tutto ad una maggioranza identitaria e di centrosinistra, cosicché, alcune liste civiche che hanno contribuito alla vittoria di Ricci e del PD, nei fatti, con questa nuova situazione verrebbero estromesse: il cosiddetto “usa e getta”. Come Bitonto in Testa, nel fare gli auguri alla nostra città rinnoviamo l’auspicio a che si diffonda un sentimento di lontananza verso questi partiti nazionali (tipo il PD) che utilizzano risorse civiche a proprio uso e consumo”.