Piacente Giuseppina, nata a Bitonto, il 24 novembre 1923, ultimogenita di sette figli, è venuta al mondo accolta tra le braccia di sua madre Maria e circondata dal padre Vincenzo con i sei fratelli
Così cominciò la sua vita nella certezza di aver ricevuto la forza dell’amore e la condivisione della gioia in una famiglia profondamente cristiana.
Ha frequentato la scuola fino al 1° avviamento ottenendo il certificato di studio nel 1936. Studiava volentieri e con entusiasmo stabilendo ottimi rapporti con le amiche e con il maestro. Tuttavia pur avendo la possibilità di continuare gli studi, ha voluto dedicarsi ad altri interessi facendosi carico sin da piccola dei bisogni familiari sostenendo i genitori e accudendo i nipoti come figli suoi. Ha coltivato molti interessi, amante degli animali e della natura. Ha affiancato il suo amato papà nei lavori dei campi seguendo i suoi genitori nelle decisioni e nelle scelte di vita.
Da bambina si è trasferita con la famiglia da Bitonto a Toritto dove ha vissuto fino al giorno del suo matrimonio celebrato il 16 Aprile 1955 con il suo amato Antonio Fioriello. Felice di ritornare nella sua città natale con Toritto nel cuore.
Si è sempre più appassionata al lavoro nei campi affiancando dapprima suo padre e successivamente suo marito. Ha ben presto saputo gestire l’azienda condotta congiuntamente al marito nel pieno rispetto reciproco secondo un modello di cooperazione e condivisione.
Una donna coraggiosa, tenace, volitiva: una forza! Decisa e protesa verso il bene di e per tutti.
Si è sempre prodigata, insieme al marito, affinchè i figli, M.Antonietta e Michele, potessero conquistare il meglio nel rispetto delle loro inclinazioni e scelte di vita, nel contempo orientandoli verso i grandi valori cristiani. L’alternativa alla famiglia è stata la comunità parrocchiale oltre il lavoro c’è sempre stata la preghiera.
Ama circondarsi di amici e varie umanità, generosa di sé, del suo tempo, del suo essere discreta e rispettosa. Oggi è una nonna tenerissima con le sue uniche due nipoti, M.Pia e M.Cristina che adora smisuratamente. E’ l’espressione di dolcezza, di affettuosità. Esprime sorprendentemente sprazzi di arguzia e di spirito che la rendono una simpatica umorista. Di sé dice di essere una “ragazza grande”, “la regina di tutti”, “l’amore di sé stessa”. Afferma convinta che la dedizione al lavoro, l’amore, anche per sé stessi, l’onestà, la bravura, la preghiera e la fede sono gli ingredienti della sua lunga vita
Rimasta vedova nel 1991 ha continuato a orientare la sua vita verso la famiglia, il lavoro, le amicizie e le preghiere recitate all’alba senza mai trascurare la partecipazione attiva alle attività parrocchiali.
La sua grande fede ha rappresentato la spinta a voler ringraziare pubblicamente la Divina Provvidenza per la sua lunga esistenza. Nel giorno del suo centesimo compleanno, ha voluto fosse celebrata una santa messa presso la chiesa di San Leucio concelebrata dal parroco don Francis e dal frate francescano, padre Carlo Maria Laborde proveniente da Pietralcina, già padre guardiano della comunità monastica di San Padre Pio in San Giovanni Rotondo.
Circondata da parenti e amici, ha ricevuto targhe commemorative sia dall’amministrazione comunale, per mano del sindaco avv. Francesco Paolo Ricci, che dalla stessa comunità parrocchiale per mano del parroco don Francis: “un secolo d’amore, un secolo di vita” nel giorno speciale del suo 100° compleanno.
Ha inoltre accolto, presso la propria abitazione, la visita dell’arcivescovo S.E. Mons. Giuseppe Satriano che ha onorato l’amata Giuseppina e la famiglia con una benedizione speciale.
I figli, felici, orgogliosi e commossi di avere una mamma che ha saputo con amore “costruire aquiloni e tracciare sentieri”, ringraziano quanti hanno voluto essere vicini nel giorno speciale a lei dedicato.