Da una valutazione preliminare, ad oggi, non sono state rilevate significative criticità in relazione ai livelli degli inquinanti monitorati nelle centraline della Rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria (Rrqa) e delle reti private gestite da Arpa esterne all’area industriale, anche, verosimilmente, in considerazione della breve durata dell’incendio (10 minuti) e della direzione dei venti prevalenti nelle ore dell’evento. È quanto riferisce Arpa Puglia, in merito alla valutazione dei dati di monitoraggio di Arpa Puglia a proposito dell’incidente presso lo Stabilimento Petrolchimico della Società Versalis Spa, che si trova nella zona industriale di Brindisi, avvenuto lunedì scorso, 13 novembre 2023.
L’impianto chimico Versalis Spa di Brindisi è autorizzato all’esercizio dell’attività ai sensi dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia). E’ un impianto a rischio di incidente rilevante di “Soglia Superiore”, per il quale necessitano, quindi, particolari attenzioni (D.lgs n. 105/2015 – Direttiva Seveso).
Nello specifico, la deflagrazione e l’incendio hanno interessato l’unità di purificazione etilene del reparto “Gas Phase – PE1/2”, in particolare la colonna “V 2109” e, successivamente, ulteriori parti dell’impianto.
Arpa Puglia è subito intervenuta appena ne ha avuto notizia, unitamente ai Vigili del Fuoco di Brindisi, ed ha raccolto informazioni dal gestore, che ha riferito che la combustione è durata meno di 10 minuti e che non si erano verificati danni alle persone. Sarebbero intervenuti sistemi automatici di spegnimento. Si è altresì attivata subito la prima torcia di emergenza (RV401), poco dopo anche la seconda torcia (RV101C).
Tecnici di Arpa Puglia del Dipartimento di Brindisi e del Centro Regionale Aria sono intervenuti presso l’impianto sia nella giornata dell’evento che il giorno successivo, effettuando attività di sopralluogo e verifica. Arpa ha richiesto al gestore ulteriori documentazioni e relazioni tecniche dettagliate.
E’ stata effettuata la verifica dei dati di concentrazione degli inquinanti ai camini, attraverso il Sistema di monitoraggio in continuo alle Emissioni (Sme) ed il controllo dei dati di qualità dell’aria, finalizzato a verificare eventuali effetti sulle concentrazioni di inquinanti, tra quelli rilevati dalle centraline delle reti di controllo di qualità dell’aria (QA), derivanti dall’evento. Nel comune di Brindisi sono attive e funzionanti 7 centraline di monitoraggio della qualità dell’aria che rilevano diversi parametri inquinanti, tra cui ossidi di azoto e di zolfo, monossido di carbonio, benzene, Idrocarburi Policiclici Aromatici (Ipa) totali, e le polveri sottili PM10 e PM2.5.
In aggiunta alle stazioni della rete di monitoraggio pubblica della qualità dell’aria è attivo il mezzo mobile di Arpa Puglia ubicato nell’area denominata Micorosa. Per la sua vicinanza all’area industriale, posta a nord-ovest rispetto al sito di monitoraggio, si ritiene che la principale fonte di inquinamento rilevata dal mezzo sia quella legata alle attività delle industrie che lì sono presenti e alle relative attività di trasporto. Il mezzo è attivo, posto a sud-sud est rispetto all’impianto oggetto dell’evento e a poche centinaia di metri, al confine con l’area di Micorosa (e effettua acquisizione dati in continuo; le relazioni sono rese disponibili al seguente link https://www.ARPA.puglia.it/pagina3070_report-campagne-con-laboratori-mobili.html).
Non si sono osservati incrementi orari delle concentrazioni di benzene nelle ore successive all’evento nei siti esterni; ciò vale anche per il PM10, in tutti i siti attivi, con medie giornaliere che non hanno superato le concentrazioni di 20 µg/m3, a fronte di un limite sulla media giornaliera di 50 µg/m3. Le medie di PM2.5, anche nei siti sottovento all’evento, non hanno mostrato valori superiori a 6 µg/m3, laddove il limite medio annuo è di 25 µg/m3.
Non si sono registrati superamenti dei limiti previsti (dal D.Lgs. 155/2010) per tutti gli inquinanti misurati dalla Rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria per la giornata del 13 novembre scorso. Non appena possibile, verrà redatto uno specifico report sull’evento. Come è noto, comunque, il rispetto dei limiti di qualità dell’aria previsti dalla normativa italiana (secondo il D.Lgs. 155/2010) non fornisce alcuna garanzia di assenza di effetti sulla salute, di competenza delle Asl (recepimento di analoga normativa europea, sia per quanto riguarda il limite giornaliero delle polveri sottili, PM10 – pari a 50 µg/m3, che può essere superato per non più di 35 volte nel corso di un anno solare- che per gli altri inquinanti normati, come benzene, CO, NOx, CO, SO2).
Alla Società Versalis Spa è stato richiesto di inviare entro 5 giorni tutta la documentazione relativa all’evento, ed in particolare una relazione dettagliata sulle cause dell’evento stesso.
Infine, si fa presente che il protocollo operativo per la gestione e implementazione delle sei centraline di misura della qualità dell’aria di Versalis ad oggi non è stato ancora sottoscritto, in quanto l’ultimazione dei lavori per tale rete è prevista per il 31 dicembre 2023. Arpa Puglia, infatti, ha fortemente e formalmente preteso ed ottenuto l’implementazione della rete di Versalis, e sta seguendo con attenzione le attività, come avvenuto nel corso dell’ultima ispezione di settembre 2023.
È importante ricordare che l’organo di controllo in materia di impianti di rilevanza nazionale soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (Aia), quale lo Stabilimento petrolchimico Versalis, è Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Arpa, che fa parte con Ispra del Sistema nazionale per la protezione ambientale (istituito con Legge del 28 giugno 2016, n. 132), partecipa alle attività di controllo effettuate da Ispra, costantemente informato delle attività svolte e di quelle in esecuzione.