Quattro squadre in rappresentanza del Meridione italiano, tre giorni di sport, cultura e natura, un solo imperativo: arricchire il proprio bagaglio di vita ed esperienze.
È ciò che è accaduto dal 10 al 12 novembre scorsi nel corso del “Torneo del Mezzogiorno 2023”, a Camigliatello Silano, in provincia di Cosenza. Un torneo di calcio a 5 per la categoria OPEN, dedicato ad atleti con disabilità intellettiva riconosciuta e atleti autistici ad alto funzionamento.
E a portare in alto la bandiera dello sport inclusivo per la propria regione, assieme alla ASD Polisportiva Disabili Erei per la Sicilia, ai padroni di casa dell’ASD Nemo Cosenza e all’ASD Club Athena Melfi per la Basilicata, la Polisportiva Paralimpica Elos di Bitonto per la regione Puglia, incoronata vincitrice del torneo nella sua edizione 2023 indossando la maglia FISDIR ((Federazione Italiana Sport degli Intellettivo-Relazionali).
A chiosare un’esperienza trionfante per la sua natura inclusiva e di connessione interregionale, la simbolica medaglia di miglior giocatore del torneo al bitontino d’adozione Michele Femia, segnalato assieme al compagno di squadra Antonio Laneve come promesse sportive paralimpiche per la squadra nazionale di Calcio a 5 FISDIR.
«Assieme agli amici della Calabria, della Sicilia e della Basilicata i nostri ragazzi hanno dato l’avvio al nuovo anno sportivo con un’esperienza vissuta sotto il segno della condivisione e dell’amicizia, oltre l’agonismo», commenta il Presidente della Elos Bitonto Franco Bonasia.
Lo sport, così, si dimostra ancora una volta essere strumento privilegiato di unione e arricchimento, oltre ogni barriera fisica e mentale. L’obiettivo del Torneo del Mezzogiorno 2023 – organizzato dalla ASD Nemo Cosenza, vincitrice dell’Avviso pubblico per la concessione di contributi per Manifestazioni Sportive emanato dalla Regione Calabria – è stato quello di fondere i valori dell’attività sportiva e della valorizzazione paesaggistica e culturale dell’Altopiano Silano.
Una sinergia tra mente, anima e corpo che si mostra essere foriera di stimoli per la crescita e lo sviluppo individuali, al di là del risultato di matrice agonistica.
«Non possiamo che dirci orgogliosi dei risultati ottenuti in questa esperienza, che speriamo essere solo la prima di una lunga serie assieme ai nuovi amici incontrati in questo cammino», sottolinea Vito Sasanelli, direttore tecnico e referente delle attività per l’associazione bitontina: «Grazie al costante lavoro svolto dai nostri tecnici laureati e con qualifica federale, i nostri atleti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con realtà nuove ed eterogenee, unite dalla volontà di porre lo sport per tutti come elemento primario del cammino di crescita di una comunità territoriale».
Un primo posto, quello della Elos Bitonto, che sa di “noi”, di condivisione, di supporto costante e reciproco, con l’inarrestabile volontà di continuare a fare rete per rappresentare lo sport puro, veicolo di sani insegnamenti e di ideali di crescita individuale e collettiva.