Da Michele Giammarelli e Nicola Vacca del movimento politico “Bitonto in testa” riceviamo e pubblichiamo.
“È da circa qualche mese che l’amministrazione comunale di Bitonto ha consumato la prima candelina con risultati non pervenuti.
Infatti è sotto gli occhi di tutti la pervicace assuefazione al progetto di continuità Abbaticchiano al punto che a tutt’ora si vive di rendita amministrativa, talvolta esagerando.
Parliamo di esagerazione perché ad esempio non è possibile parlare diversamente di piazza XX Settembre laddove la cieca ostinazione della passata amministrazione và di pari passo con l’attuale, la quale, non solo è incapace di terminare i lavori (inaugurando a pezzi la piazza), ma riesce oltremodo ad essere sorda alle sollecitazioni dei cittadini quando gli stessi parlano di sedute poco posturali e di pericolosità dovuta al dislivello della stessa rispetto alla carreggiata. Di esempi negativi di questa maggioranza colabrodo se ne possono raccontare a iosa: mancata mobilità sostenibile, progetti discutibili su piazza Aldo Moro e piazza Marconi e relativa pedonalizzazione, doppio aumento tari, sanità di prossimità non pervenuta, raccolta differenziata fatta male (è forse il caso di reintrodurre contenitori stradali di carta, vetro e plastica), ambiente deturpato per i cumuli di rifiuti in campagna e non, una posizione sulla discarica alquanto approssimativa e irresponsabile anche alla luce delle novità che riguardano la stessa(rifiuti urbani e/o speciali).
BITONTO VA DICHIARATA ZONA FRANCA
Alla maggioranza colabrodo si aggiunge la nullafacenza della doppia opposizione: una ballerina, con esperienza trentennale di salto del fossato, abile nel gioco delle parti; l’altra tutta ideologica ma vuota politicamente se è vero come è vero che in questi quindici mesi nn si è distinta in nessun modo (le problematiche di cui sopra docet).
Noi di Bitonto in Testa (associazione politico-culturale di Bitonto), pur avendo sostenuto il candidato sindaco di centrodestra ritieniamo lucidamente, che la nostra città merita un nuovo impegno slegato da quelle forze politiche di carattere nazionale e personalistiche: a destra sempre perdenti, a sinistra assetati di potere.
Auguriamo altresì a Bitonto una diversa possibilità, con un progetto civico equidistante dalle predette forze. A tal proposito, urge pensare ad una sorta di autoconvocazione tra associazioni e liberi cittadini per definirne il percorso”.