Rischio di incidenti mortali per la scarsa visibilità sulla strada provinciale 231 (ex statale 98). Nulla è stato fatto ancora ad oggi, nonostante gli appelli lanciati già due mesi fa al sindaco della Città Metropolitana di Bari Antonio Decaro al fine di poter mettere in sicurezza un’arteria strategica per il territorio e per gli operatori del settore olivicolo.
“Siamo all’inizio della campagna olivicola 2023/2024, che si preannuncia intensa – commenta il presidente regionale e vicepresidente nazionale CIA Gennaro Sicolo – ma non sono stati ancora attuati gli interventi di messa in sicurezza dello svincolo all’ingresso nord di Bitonto, gestito dalla Città Metropolitana di Bari. Eppure da molto tempo, CIA-Agricoltori Italiani e la cooperativa Produttori Olivicoli Bitonto chiedono maggiore attenzione riguardo allo svincolo che porta sulla tangenziale di Bitonto. Nonostante questa arteria lambisca il centro urbano di Bitonto, resta la strada provinciale tra le più pericolose in Puglia”.
Un appello condiviso da Alessio Sblano, referente di CIA Bitonto. “La zona è totalmente al buio e temiamo per la sicurezza dei nostri olivicoltori – spiega Sblano – Ad oggi, nonostante le innumerevoli istanze, nessuna misura è stata adottata riguardo a illuminazione, sistemazione viaria e sfalcio dei cespugli nelle aree spartitraffico.
Tutto ciò porta gli automobilisti, e in particolare i fruitori della cooperativa produttori olivicoli di Bitonto, una delle più importanti strutture economiche del territorio, durante le ore pomeridiane e serali, a essere soggetti di potenziali sinistri mortali perché i nostri soci si recano a conferire le olive nel frantoio e in quel tratto di strada si crea una lunga coda di automobili, causando situazioni di grande pericolo. “Siamo preoccupati – tuona il presidente della cooperativa Giuseppe Siragusa – perché non solo dobbiamo gestire al meglio la movimentazione delle produzioni olivicole durante il periodo della raccolta e quindi il successivo scarico in cooperativa, ma dobbiamo occuparci anche del traffico veicolare dei mezzi agricoli, in considerazione della scarsa visibilità nelle ore più concitate dello scarico, tutto questo nonostante la Città Metropolitana più volte abbia preso impegni per risolvere questa situazione di pericolo pubblico”.
Il mondo agricolo chiede gli stessi diritti e gli stessi servizi di tutti gli altri cittadini e le altre categorie produttive, in considerazione del fatto che anche noi siamo sottoposti agli stessi doveri.
Il presidente di CIA-Agricoltori Italiani Levante (Bari e Bat) Giuseppe De Noia rimarca che “quel raccordo con la SP 231 non è sicuro e la sua pericolosità non la scopriamo certo oggi, ma è nota da anni alle autorità preposte e quindi alla Città Metropolitana di Bari. Inoltre si aggiunge l’incresciosa situazione di stallo in cui versa la realizzazione del ponte sullo stesso tratto della strada provinciale 231 che collegherebbe la poligonale di Bitonto alla strada provinciale 231, andando a ridurre il traffico veicolare dei mezzi agricoli sia sulla strada provinciale, sia all’interno del centro urbano. Anche riguardo a tale opera, però, i grandi proclami della Città Metropolitana di Bari, non sono stati seguiti dai fatti. Pertanto, è doveroso e urgente intervenire. Dobbiamo scongiurare il rischio che si verifichino terribili incidenti e per questo ci batteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione”.