Quattro locali deposito in via Ferrante Aporti. Un fabbricato in Corte del Gelso. Un appartamento trivani in Corte d’Agrestis e un altro in corte Abate Marino. Un monolocale in via Germano.
Il Comune ci ritenta e, dopo un primo tentativo fallito, rimette in vendita ben otto immobili pubblici situati nel centro storico, dando sì attuazione al Piano alienazioni e valorizzazioni 2023-2025 ma anche per fare cassa. La volontà, però, rientra anche in quel tentativo di maggiore attenzione e valorizzazione di tutta la città vecchia, chiesta anche dalla prefettura di Bari nelle scorse settimane e interessata da alcuni cedimenti strutturali nei mesi scorsi (l’ultimo quello di un cornicione della Biblioteca a luglio), segnale evidente di una necessità incombente di manutenzione ordinaria e straordinaria. Sia da parte del pubblico che dal privato. Gli interessati hanno tempo fino al 2 novembre per presentare le offerte e, questa volta, da Palazzo Gentile sperano che qualcuno si faccia vivo vista anche la riduzione del prezzo posto a base di gara più basso del 15 per cento rispetto all’effettivo valore. Degli immobili messi in vendita, c’è da segnalare che un locale deposito situato in via Ferrante Aporti è attualmente occupato con contratto fino a marzo 2026 e un altro con scadenza ad agosto 2027. Stesso discorso anche per il fabbricato di Corte del Gelso, occupato fino a febbraio 2026, mentre per l’appartamento in Corte D’Agrestis il prezzo fissato è di 1.275 euro, simbolico – fanno sapere dall’ufficio Patrimonio – considerati gli ingenti costi necessari per il ripristino e la messa in sicurezza del fabbricato. Dagli uffici specificano anche che il prezzo offerto non dovrà essere inferiore rispetto a quello indicato a base d’asta e che la stessa poi avverrà il 6 novembre, secondo il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo posto a base d’asta.