Dallo staff del consigliere comunale Domenico Damascelli riceviamo e pubblichiamo.
“Nell’ambulatorio del servizio di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di Bitonto, dedicato ai piccoli utenti con età da 0 a 18 anni, viene svolta attività di prevenzione, diagnosi precoce, cura e riabilitazione dei disturbi neuropsichiatrici, psicologici e neuropsicologici. Tale servizio, situato nell’ex ospedale di Bitonto, assicura preziose terapie erogate da eccellenti professionalità, al costante servizio di bambini fragili che hanno necessità di specifici trattamenti, ma gli ambienti in cui è allocato presentano una situazione di profondo degrado a causa del pessimo stato in cui versano”. Così Domenico Damascelli, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, proponente e primo firmatario di una interrogazione urgente condivisa e sottoscritta dai colleghi Francesco Toscano, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso, Onofrio Altamura e Arcangelo Putignano. “Gli spazi utilizzati si ritrovano in condizioni di decadenza e risultano insufficienti: il pavimento è sconnesso e dal soffitto cascano persino calcinacci. Per accedere alla struttura è necessario passare per un tunnel di materiale ferroso, posto su un lastrico solare, instabile, freddo d’inverno e rovente d’estate, gli infissi oramai vetusti non proteggono gli ambienti dal caldo e dal freddo eccessivi. Molte volte, l’ascensore per raggiungere il piano, dove sono ubicati i locali utilizzati per la neuropsichiatria infantile, non è funzionante, arrecando gravissime difficoltà e impedendo l’accesso ai piccoli con difficoltà motorie. Sono, addirittura, incredibilmente assenti i servizi igienici senza barriere architettoniche, proprio in una realtà per la cura delle persone con disabilità”, attacca Damascelli. “Non si può continuare a perdere altro tempo, già se ne è perso tantissimo, perché le patologie sono recuperabili se trattate subito e per tutto il periodo dell’età evolutiva, pertanto è improcrastinabile l’individuazione immediata di altri spazi più ampi, sufficienti e decorosi, rimuovendo disagi ai pazienti, alle loro famiglie e agli operatori. Già nel novembre dello scorso anno, ho inviato una lettera, sottoscritta anche dai genitori dei piccoli pazienti, indirizzata al Presidente della Giunta della Regione Puglia, all’assessore regionale alla sanità, al direttore del dipartimento salute della Regione e al direttore generale dell’Asl Bari per rappresentare il disagio causato al servizio Npia dalle condizioni critiche degli ambienti dove viene erogato. Ne è seguita, a dicembre, la prima riunione in Regione, convocata dal Presidente della I Commissione del Consiglio Regionale della Puglia, in cui si è discusso di quanto riportato nella nostra lettera circa l’insufficienza degli ambienti e il degrado in cui versano, ma le soluzioni ipotizzate, prima l’ex Tribunale e poi l’ex San Carlo, richiedono tempi lunghi a causa delle condizioni fatiscenti dell’ex istituto, che necessita di sostanziosi interventi di riqualificazione edilizia”, continua Damascelli. “Dal primo settembre l’ex plesso scolastico di via Abbaticchio, di proprietà del Comune di Bitonto, non è più utilizzato a fini scolastici e tale struttura, che presenta numerosi ambienti, è completamente disabitata e inutilizzata. Ho personalmente verificato, insieme ad alcuni genitori, che gli spazi dell’ex scuola sono abbastanza ampi, non presentano barriere architettoniche, ci sono servizi igienici adeguati ai più piccoli e a chi ha particolari difficoltà di deambulazione e, pertanto, potrebbero essere agevolmente adibiti al servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, come ho già pubblicamente proposto a gennaio 2023. Le terapie vanno assicurate in ambienti confacenti alle necessità dei piccoli utenti ed è, pertanto, urgente trovare una soluzione rapida alla vicenda per poter garantire correttamente ed adeguatamente tali prestazioni, ipotizzando un trasferimento immediato nell’ex scuola di via Abbaticchio, senza escludere ulteriori ipotesi per future soluzioni come l’ex San Carlo per cui, però, l’Asl ha testualmente dichiarato durante la seduta dello scorso 11 settembre della I Commissione – dove spesso il Comune è assente nonostante sia convocato -: “abbiamo un problema, un problema amministrativo, che il sindaco ancora non ci ha reso disponibile la struttura”, prosegue il consigliere di FdI. Quindi, quando dovrebbero partire le attività per gli interventi di ristrutturazione? Non è più possibile tergiversare, ai bambini affetti da disturbi psicopatologici dell’età evolutiva si deve rispetto, così come lo si deve alle loro famiglie e ai professionisti che garantiscono le cure terapeutiche. Voglio essere chiaro, se ne facciano tutti una ragione dalla Regione, al Comune, passando per la Asl: non molleremo fin quando non vedremo i piccini con disabilità in ambulatori dignitosi, accoglienti e a misura di bambino”, conclude Damascelli.