Nelle scorse ore, un terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il Marocco, causando numerosi danni e la morte di oltre 800 vittime e il ferimento di oltre 600 persone, stando a stime purtroppo ancora in evoluzione. Una tragedia di cui è stato testimone anche un bitontino, il trentenne Nicolò, in vacanza a Marrakech.
«Il nostro albergo è andato per la gran parte in frantumi, abbiamo dormito in strada con una paura immensa – racconta – Mi trovo qui per un viaggio e ieri sera, più o meno alle 23.30, la terra ha iniziato a tremare. Mi trovavo con amici in un ristorante, accanto ad uno di quei pochi palazzi crollati a sud est di Medina: abbiamo corso come disperati, uscendo tra polvere e calcinacci. La gente piangeva e si riversava per strada tra la nube di polvere che si è alzata. Proprio tra quelle vie e sulle piazze i cittadini si sono radunati e riposati, per quanto possibile, durante la notte. Oggi, per strada ci sono tanti calcinacci, ma per fortuna non sono moltissimi gli edifici crollati».
«Domani mattina – conclude – ripartiremo, con un volo acquistato proprio oggi, poiché funzionando le linee telefoniche, l’Unità di crisi della Farnesina ci ha comunicato di organizzarci autonomamente per il rientro».