Poeta non è colui che lo proclama ai quattro venti, e magari “fra clangor di buccine sale cerretano alla ribalta”. Ma, piuttosto, colui che fra mille rinunce, altrettanti affanni e dolori infiniti, tenace vive poeticamente, cioè colui che con cuore puro ed animo invitto affronta l’oltraggio della clessidra che, ogni poco, si capovolge. Così, sente un afflato lirico palpitargli dentro e sa che, prima o poi, questo sentire si tradurrà in versi. Nino Gentile – “nomen omen”, sentenzierebbero i padri togati – è un simpaticissimo ed elegantissimo signore con una lieta gerla di primavera di tra le scapole, è stato un bitontino non dirò anomalo, ma d’altri tempi, nel senso che ha coltivato sempre un profondo culto del lavoro, ammiratissimo mastro sartore essendo stato in ogni angolo di mondo – eh sì, una volta Bitonto era la culla di celebri atelier d’alta moda, non com’è oggi, ridotta a tristanzuola capitale dei leoni (facile rima: prego, scatenatevi) da tastiera, comunque ognora concentrati sul proprio miserando particulare neppur guicciardiniano. Dunque, ito in quiescenza per ragioni anagrafiche, Nino ha cercato d’essere ancora utile all’umano consesso, distillando sulla pagina bianca parole vibranti di emozioni telluriche e ideali sublimi. Giammai il suo dettato poetico è disgiunto da una salda esigenza etica. Allora, ha pubblicato la silloge “Un verseggiare tra amici”, a quattro mani con Giuseppe Santoro, segno del valore balsamico della scrittura, sempre immersa nella Storia. E man mano che rotolano inesorabili i giorni, i componimenti si fanno sempre più potentemente spirituali, come l’ultimo dal titolo “Il ritorno alla grande casa”, in cui l’invocazione è al Padre nostro, affinché, col suo amore grande e prezioso, faccia ritornare sulla dritta via i figli che paurosamente sbandano – guerre, odio, indifferenza, invidia, povertà, ingiustizie, e l’elenco potrebbe durare secoli. Ancora una volta, Gentile trascina il particolare dentro l’universale e lo rende paradigmatico per tutti. E noi non possiamo che continuare a rendere grazie a questo Uomo con la maiuscola…