Da Dino Tafuto, segretario di Rifondazione comunista Bitonto, riceviamo e pubblichiamo.
“Leggiamo con non poca meraviglia delle dimissioni di Domenico Nacci (Più Sinistra Italiana) da consigliere comunale della nostra amata e bistrattata città.
Le motivazioni date dallo stesso hanno un significato a dir poco raccapricciante:
lascio perché mi sentivo emarginato, deluso rispetto alle scelte dell’Organo di Giunta, sulle quali in rarissime circostanze la forza politica che rappresento è stata coinvolta.
COME DIRE CHE AD UN ANNO DI DISTANZA UNA FORZA POLITICA DICASI DI SINISTRA SCOPRE A SUA INSAPUTA “DELL’ASSENZA DELLA POLITICA”.
Ricordo a me stesso ( in quanto segr. rifondazione comunista) il travaglio che ebbe l’allora nascitura canditatura Ricci, là dove si era in netto disaccordo tra i cosiddetti partiti di Sinistra con Sinistra Italiana a far da stampella al pd di Brandi (Ricci) contro la solitaria posizione di RIFONDAZIONE COMUNISTA) che proponeva in continuità politica amministrativa la Professoressa Calò.
Detto ciò evidenziamo (noi di RIFONDAZIONE COMUNISTA) non senza dispiacere della presenza di un partito con una storia di Sinistra avere ruoli da “utili idioti”(accade solo a Bitonto) a quel PARTITO (il pd) che ha la storia politica recente dedicata alla sola spartizione di incarichi gestionali.Noi di RIFONDAZIONE COMUNISTA abbiamo il dovere di informare la città (alla stregua di Nacci) di quanto accaduto affinché la politica a sinistra abbia una sua riconoscibilità.
P.s.Riteniamo altresì che lo stesso trattamento riservato a Sinistra Italiana sia in capo alle tante liste civiche che al tempo furono abbagliate dal Pd e dai suoi dirigenti”.