Il patrimonio artistico culturale di Bitonto diventa accessibile a tutti grazie alla realtà virtuale. A disposizione di cittadini e turisti, una dozzina di visori. Un buon esempio di pratica inclusiva che si concretizza con il progetto “Cross the gap. Accessibility for Social and Cultural Inclusion”, presentato giovedì presso il Torrione angioino e finanziato dal programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020. «È un ulteriore intervento a favore delle persone con disabilità -ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci-. Permetterà di fruire e ammirare l’immenso patrimonio artistico della nostra città attraverso determinati dispositivi tecnici ed elettronici. È un’ulteriore conferma della nostra attenzione verso la promozione sociale, valorizzazione del territorio e inclusione che ci vede assolutamente soddisfatti. Continueremo questo percorso». Verrà offerto a tutti un servizio di animazione culturale che è stato aggiudicato ad Antimedia S.r.l. di Bari e consiste nell’ideazione, realizzazione e gestione di trenta giornate di formazione per le associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Riceveranno un’adeguata preparazione sui contenuti del progetto, sulla fruizione museale e del patrimonio culturale con un particolare focus sulla accessibilità. «È la nostra prima esperienza», ha detto Antonio Stornaiolo, amministratore unico della società e noto attore pugliese. Degno di nota è il fatto che questa venga fatta proprio a Bitonto che «si sta distinguendo per la sua attenzione alla periferia non solo a livello geografico, ma anche dell’anima -ha sottolineato-. Noi vogliamo dare a tutti la possibilità di conoscere» e la cultura nella sua interezza «è elemento trainante per la crescita di una comunità», ha concluso. Attraverso visori stereoscopici del tipo Htc Vive pro 2.0, allora, gli utenti si immergeranno in una realtà virtuale che li guiderà tra le bellezze della città: il fossato del torrione, piazza Cavour con le parti sommitali della chiesa di San Gaetano e del palazzo Sylos Calò, il fondo della lama Balice ripreso dalle mura normanno-sveve, il soccorpo della Cattedrale. Il progetto partirà con un open day introduttivo, si articolerà in giornate di testing delle postazioni rivolto non solo alle associazioni, ma anche alle scuole e alla cittadinanza tutta. Si concluderà con il convegno “Accessibilità e disabilità”. «L’iniziativa sarà avviata prima dell’inizio dell’anno scolastico e si concluderà entro il 30 settembre», ha anticipato Marisa Caponio, responsabile unico del progetto che «è partito dal 2016, ora siamo in dirittura d’arrivo».
Il patrimonio artistico culturale di Bitonto diventa accessibile a tutti grazie alla realtà virtuale. A disposizione di cittadini e turisti, una dozzina di visori. Un buon esempio di pratica inclusiva che si concretizza con il progetto “Cross the gap. Accessibility for Social and Cultural Inclusion”, presentato giovedì presso il Torrione angioino e finanziato dal programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020. «È un ulteriore intervento a favore delle persone con disabilità -ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci-. Permetterà di fruire e ammirare l’immenso patrimonio artistico della nostra città attraverso determinati dispositivi tecnici ed elettronici. È un’ulteriore conferma della nostra attenzione verso la promozione sociale, valorizzazione del territorio e inclusione che ci vede assolutamente soddisfatti. Continueremo questo percorso». Verrà offerto a tutti un servizio di animazione culturale che è stato aggiudicato ad Antimedia S.r.l. di Bari e consiste nell’ideazione, realizzazione e gestione di trenta giornate di formazione per le associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Riceveranno un’adeguata preparazione sui contenuti del progetto, sulla fruizione museale e del patrimonio culturale con un particolare focus sulla accessibilità. «È la nostra prima esperienza», ha detto Antonio Stornaiolo, amministratore unico della società e noto attore pugliese. Degno di nota è il fatto che questa venga fatta proprio a Bitonto che «si sta distinguendo per la sua attenzione alla periferia non solo a livello geografico, ma anche dell’anima -ha sottolineato-. Noi vogliamo dare a tutti la possibilità di conoscere» e la cultura nella sua interezza «è elemento trainante per la crescita di una comunità», ha concluso. Attraverso visori stereoscopici del tipo Htc Vive pro 2.0, allora, gli utenti si immergeranno in una realtà virtuale che li guiderà tra le bellezze della città: il fossato del torrione, piazza Cavour con le parti sommitali della chiesa di San Gaetano e del palazzo Sylos Calò, il fondo della lama Balice ripreso dalle mura normanno-sveve, il soccorpo della Cattedrale. Il progetto partirà con un open day introduttivo, si articolerà in giornate di testing delle postazioni rivolto non solo alle associazioni, ma anche alle scuole e alla cittadinanza tutta. Si concluderà con il convegno “Accessibilità e disabilità”. «L’iniziativa sarà avviata prima dell’inizio dell’anno scolastico e si concluderà entro il 30 settembre», ha anticipato Marisa Caponio, responsabile unico del progetto che «è partito dal 2016, ora siamo in dirittura d’arrivo».
Il patrimonio artistico culturale di Bitonto diventa accessibile a tutti grazie alla realtà virtuale. A disposizione di cittadini e turisti, una dozzina di visori. Un buon esempio di pratica inclusiva che si concretizza con il progetto “Cross the gap. Accessibility for Social and Cultural Inclusion”, presentato giovedì presso il Torrione angioino e finanziato dal programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020. «È un ulteriore intervento a favore delle persone con disabilità -ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci-. Permetterà di fruire e ammirare l’immenso patrimonio artistico della nostra città attraverso determinati dispositivi tecnici ed elettronici. È un’ulteriore conferma della nostra attenzione verso la promozione sociale, valorizzazione del territorio e inclusione che ci vede assolutamente soddisfatti. Continueremo questo percorso». Verrà offerto a tutti un servizio di animazione culturale che è stato aggiudicato ad Antimedia S.r.l. di Bari e consiste nell’ideazione, realizzazione e gestione di trenta giornate di formazione per le associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Riceveranno un’adeguata preparazione sui contenuti del progetto, sulla fruizione museale e del patrimonio culturale con un particolare focus sulla accessibilità. «È la nostra prima esperienza», ha detto Antonio Stornaiolo, amministratore unico della società e noto attore pugliese. Degno di nota è il fatto che questa venga fatta proprio a Bitonto che «si sta distinguendo per la sua attenzione alla periferia non solo a livello geografico, ma anche dell’anima -ha sottolineato-. Noi vogliamo dare a tutti la possibilità di conoscere» e la cultura nella sua interezza «è elemento trainante per la crescita di una comunità», ha concluso. Attraverso visori stereoscopici del tipo Htc Vive pro 2.0, allora, gli utenti si immergeranno in una realtà virtuale che li guiderà tra le bellezze della città: il fossato del torrione, piazza Cavour con le parti sommitali della chiesa di San Gaetano e del palazzo Sylos Calò, il fondo della lama Balice ripreso dalle mura normanno-sveve, il soccorpo della Cattedrale. Il progetto partirà con un open day introduttivo, si articolerà in giornate di testing delle postazioni rivolto non solo alle associazioni, ma anche alle scuole e alla cittadinanza tutta. Si concluderà con il convegno “Accessibilità e disabilità”. «L’iniziativa sarà avviata prima dell’inizio dell’anno scolastico e si concluderà entro il 30 settembre», ha anticipato Marisa Caponio, responsabile unico del progetto che «è partito dal 2016, ora siamo in dirittura d’arrivo».
Il patrimonio artistico culturale di Bitonto diventa accessibile a tutti grazie alla realtà virtuale. A disposizione di cittadini e turisti, una dozzina di visori. Un buon esempio di pratica inclusiva che si concretizza con il progetto “Cross the gap. Accessibility for Social and Cultural Inclusion”, presentato giovedì presso il Torrione angioino e finanziato dal programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020. «È un ulteriore intervento a favore delle persone con disabilità -ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci-. Permetterà di fruire e ammirare l’immenso patrimonio artistico della nostra città attraverso determinati dispositivi tecnici ed elettronici. È un’ulteriore conferma della nostra attenzione verso la promozione sociale, valorizzazione del territorio e inclusione che ci vede assolutamente soddisfatti. Continueremo questo percorso». Verrà offerto a tutti un servizio di animazione culturale che è stato aggiudicato ad Antimedia S.r.l. di Bari e consiste nell’ideazione, realizzazione e gestione di trenta giornate di formazione per le associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Riceveranno un’adeguata preparazione sui contenuti del progetto, sulla fruizione museale e del patrimonio culturale con un particolare focus sulla accessibilità. «È la nostra prima esperienza», ha detto Antonio Stornaiolo, amministratore unico della società e noto attore pugliese. Degno di nota è il fatto che questa venga fatta proprio a Bitonto che «si sta distinguendo per la sua attenzione alla periferia non solo a livello geografico, ma anche dell’anima -ha sottolineato-. Noi vogliamo dare a tutti la possibilità di conoscere» e la cultura nella sua interezza «è elemento trainante per la crescita di una comunità», ha concluso. Attraverso visori stereoscopici del tipo Htc Vive pro 2.0, allora, gli utenti si immergeranno in una realtà virtuale che li guiderà tra le bellezze della città: il fossato del torrione, piazza Cavour con le parti sommitali della chiesa di San Gaetano e del palazzo Sylos Calò, il fondo della lama Balice ripreso dalle mura normanno-sveve, il soccorpo della Cattedrale. Il progetto partirà con un open day introduttivo, si articolerà in giornate di testing delle postazioni rivolto non solo alle associazioni, ma anche alle scuole e alla cittadinanza tutta. Si concluderà con il convegno “Accessibilità e disabilità”. «L’iniziativa sarà avviata prima dell’inizio dell’anno scolastico e si concluderà entro il 30 settembre», ha anticipato Marisa Caponio, responsabile unico del progetto che «è partito dal 2016, ora siamo in dirittura d’arrivo».