Gli oggetti di tutto sono dei fondi agricoli, un tempo in mano alla criminalità organizzata. Ce ne è uno in contrada Pozzo Zellino, facilmente accessibile dalla Strada provinciale 89 (Bitonto-Giovinazzo) e si trova a circa 2,5 km dal centro abitato di Bitonto. Altri sono presenti in contrada Raccioppo, facilmente accessibili dalla Sp 232, percorrendo via Toritto, a circa 1,3 km dal centro abitato di Bitonto. C’è anche una porzione di terra al confine con il Comune di Palo del Colle, e precisamente in contrada Pezza Barone. Un altro in contrada Torre von Sylos (siamo in zona aeroporto di Bari-Palese) e pure uno in contrada san Cataldo, non distante da via delle Fornaci.
Sono gli immobili che, circa tre mesi fa, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha trasferito al Comune con il compito di destinarli a progetti con finalità sociali. Per questo, allora, qualche giorno da Palazzo Gentile è arrivato un apposito Avviso Pubblico per chiamare a raccolta i rappresentanti del terzo settore, che hanno tempo fino al 1°agosto per manifestare il proprio interesse. In modo particolare, coloro che svolgono attività a favore di persone diversamente abili; attività a favore dei giovani; attività a favore di anziani; attività sociali in senso ampio al servizio del territorio al fine di accrescere la cultura della legalità e creare opportunità di sviluppo e lavoro, con l’obiettivo di creare centri e luoghi di aggregazione al fine di combattere il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento, la disoccupazione; attività a favore di immigrati. Saranno selezionati i progetti in ragione del merito tecnico e della sostenibilità economico-finanziaria, in una prospettiva di autonomia e durevolezza.
La concessione a titolo gratuito avrà durata di nove anni (rinnovabili una volta) con decorrenza dalla sottoscrizione del contratto e la durata non è casuale, ma modulata in considerazione delle spese che l’assegnatario dovrà sostenere per la realizzazione del progetto. La valutazione delle proposte progettuali presentate sarà effettuata da un’apposita Commissione giudicatrice, che sarà nominata più avanti. Il concessionario avrà l’obbligo di avviare le attività progettuali entro quattro mesi dalla consegna del bene e trasmettere entro il mese di gennaio di ciascun anno apposita relazione sull’attività svolta nell’anno precedente.