La droga sarebbe arrivata direttamente dalla Spagna, in aereo. Poi alcuni corrieri ordinari l’avrebbero consegnata ad alcuni indirizzi di comodo a Molfetta (Ba) e San Donato Milanese (Mi), per poi essere smistata.
È il sistema che sarebbe stato messo in piedi da un’organizzazione criminale riconducibile al clan Annoscia, operante a Noicattaro (Ba), ma che avrebbe imposto l'”ingombrante presenza ad Altamura e nel territorio murgiano”.
Per questo i militari hanno eseguito 27 misure cautelari (25 persone sono state catturate, due sono ancora da rintracciare), emesse dal Gip del tribunale di Bari, dopo una articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla procura Barese.
In manette anche due bitontini. Si tratta di Valentino Capocchiano e Vincenzo Montereale, ora ai domiciliari.
I reati contestati, a vario titolo, sono di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, estorsione aggravata e tentato omicidio.
L’organizzazione verticistica, faceva capo al boss Giuseppe Annoscia, affiliato del clan Parisi del quartiere Japigia di Bari, ed era composta da organizzatori, promotori, dirigenti e partecipanti che, grazie al controllo del territorio, riusciva a gestire il mercato degli stupefacenti anche con la disponibilità di armi e munizioni.
Nel corso delle indagini sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza anche in merito ad una estorsione aggravata dal metodo mafioso e un tentato omicidio, avvenuto ad Altamura, in pieno giorno, a marzo 2022, nei confronti di un esponente del clan avverso.
I carabinieri, durante le attività, hanno sequestrato 90 kg di droga – 60 dei quali a Molfetta – di vario tipo tra cocaina, marijuana e hashish.
Le indagini patrimoniali, in ultimo, hanno consentito alla Dda di chiedere e ottenere dal giudice anche il sequestro preventivo di un’abitazione, di un’autovettura e di alcuni conti correnti riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di 300 mila euro.