DI GJEKE MARINAJ, CANDIDATO AL PREMIO NOBEL
Il Premio Gjenima, di lunga data, viene presentato come segno di gratitudine per il magnifico potere della parola scritta al servizio dell’umanità. Il premio riconosce con una prospettiva globale l’autore di un contributo letterario significativo o di un singolo risultato letterario eccezionale che è stato, o ha il potenziale per essere, una forza positiva nel nostro mondo contemporaneo.
È con profonda riverenza che mi trovo oggi davanti a voi, incaricato di conferire il Premio Gjenima per la letteratura 2023 a una figura di statura artistica unica: la straordinaria Angela De Leo. In un mondo saturo di una miriade di voci che chiedono riconoscimento, il suo mormorio sereno risuona più profondamente del tumulto discordante che la circonda.
La letteratura funge da specchio per le nostre anime, un riflesso delle nostre paure e desideri più profondi, aspirazioni e desolazioni. Crea immagini della nostra psiche condivisa, in cui vediamo noi stessi, le nostre fragilità e forze, le nostre gioie e le nostre tribolazioni. Tra le superfici specchianti della letteratura, la poesia di Angela De Leo funge da prisma, rifrangendo non solo ciò che è, ma ciò che potrebbe essere, superando così i limiti della nostra immaginazione.
Per citare le sue parole:
“Gli uccelli volano contro l’alba di giorni lontani
ancora in attesa
il miracolo della vita…”
Come gli uccelli nella sua poesia, la poesia di Angela De Leo non richiede affermazioni o consensi, eppure continua a cantare instancabilmente – un tributo alla resilienza dello spirito umano e alla potenza delle parole.
Dal “Cortile al cielo”, l’universalità dei suoi versi illumina il nostro mondo. Le sue parole servono come conforto per il solitario, guarigione per il dolore, guida per coloro che si perdono nel vasto oceano della vita. La sua poesia, minimalista ma profonda, è una lezione di contraddizioni: un’esplorazione dello sconfinato all’interno del limitato, dell’eterno all’interno dell’effimero.
Onorando Angela De Leo, non stiamo semplicemente lodando una poetessa, ma riconosciamo una inseguitrice della verità, un’amante della filosofa, una tessitrice di sogni che ha viaggiato fino ai confini dell’esperienza umana. La sua intuizione, racchiusa in versi, ha aperto le porte a una comprensione più profonda della nostra comune umanità.
Signore e signori, è per me un immenso onore conferire il Premio Gjenima per la letteratura ad Angela De Leo, una poetessa le cui parole, come un faro nella tempesta, brillano nel profondo della nostra esistenza e ci guidano alla sacralità delle scrittura e della vita. Possa la sua poesia continuare a ispirare, stimolare, consolare e illuminare il nostro mondo.
Grazie Angela De Leo
Grazie, Italia