La signora Lucia Ignomeriello, spentasi due giorni fa, ha rappresentato per decenni la vetta dell’arte pasticciera in città. Prova inconfutabile ne sono le numerose attestazioni di ammirazione per le meraviglie da lei create. Al punto tale che il suo cognome è stato sempre sinonimo di dolcezza. A maggior ragione per i suoi figli, che hanno scritto la splendida lettera che di seguito pubblichiamo. “Mammina Se parliamo di maestri di vita allora vi presento mia madre. La nostra Mammina Donna minuta che con il suo impegno e sacrificio, sin da ragazzina, ha acquisito con maestria l’arte dolciaria. Portata avanti, dapprima lavorando in casa ed in seguito avviando l’attività di famiglia, fucina di futuri pasticcieri. Numerose le testimonianze di vecchi clienti che, incontrandola, le rammentavano la prelibatezza dei dolci realizzati nelle loro case in occasione di matrimoni, comunioni ed eventi vari. Mia madre ci scherzava su vedendo la loro età dicendo “ma tu vedi quanto sono vecchia!?” Nel mentre la piccola Mammina accudiva otto figli, badava al marito di salute cagionevole e gettava le basi per un futuro onorevole ai propri figli, rimanendo sempre umile e mescolando ogni suo “per quieto vivere” di sorrisi… …Mammina l’amore per la vita ce l’hai insegnata tu e davvero le parole non sono sufficienti per colmare il vuoto che hai lasciato. Non un cedimento nonostante i grandi dolori, ci hai dato forza e coraggio a noi ormai adulti… Ma che scherzo ci hai fatto? Volevamo farti una sorpresa e invece tu l’hai fatta a noi”.